Polimnia Cultura presenta la rassegna Trittico Letterario, che si terrà presso la Sala Consiliare del Comune di Morimondo (in provincia di Milano).
Il terzo e ultimo appuntamento è fissato per il 10 dicembre alle ore 15 con “Aforismi a porte aperte”: l’autore Cesare Vergati converserà con Julio Araya T. Al pianoforte Antonietta Incardona.
L’ingresso è libero.
«L’aforisma suscita del tutto naturalmente quanto ricco, ampio dibattito. Diverse infatti le letture di questo particolare fatto letterario. Arte sì antica, che traversa quanti secoli; già in era greca, in ambito di temperie medica (l’epoca in ricerca di sana mescolanza d’umori, d’elementi d’animo) Ippocrate (in primo aforisma) scrive che “La vita è breve, l’arte lunga. Karl Kraus osserva, tra il serio e il faceto, che “L’aforisma non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezzo”. L’aforisma verosimilmente importa il senso del complesso, nella sua intrinseca costituzione chimica: costituita sì da più materie. Non un dire facile; offre al contrario una suggestiva, singolare ricchezza d’espressione tale da discostarsi comunque da massima, sentenza, precetto ecc., componenti quest’ultime tendenzialmente volte a formulare giudizi di valore. Sembrerebbe un organismo autonomo, inviolabile in sua intima natura, inafferrabile: tale da andare molto oltre la visione uniforme, lineare della comune percezione del reale. Sarei incline a pensare quindi che abbia indole variegata, afflato iridescente; per cui l’occhio del lettore secondo, a intendere (personalmente) i talenti riflessi cangianti, a più tinte, a più voci: nell’enunciazione così come nell’interpretazione, in carattere di polimorfe sfumature. Alla fonte si ritrova forse certa coesione d’elementi in pensiero e poesia. Spesso mette a disagio perfino convenzionali constatazioni, apparenti evidenze. Pare non assomigliare peraltro nemmeno a proverbio; quest’ultimo infatti abitualmente si presenta in abito di saggezza di pochi ovvero di molti l’intento di proporre una norma magari ultime in pratica di vita. In ultimo non concede (nient’affatto) alcun toccasana, alcun talismano (amuleto buono per tutte le stagioni) all’insegna chissà di maestri o sotto l’egida di seguaci. L’aforisma sembrerebbe stare a proprio agio (per caso la qualità in qualche misura dell’inconscio) in compagnia di contraddizioni in termini, di irrequieti controsensi, di considerazioni apparentemente illogiche, d’osservazioni tali d’evocare un senso di spaesamento, d’originali definizioni indefinibili: in veste d’inciso stile insieme rigoroso e plastico».
(da “Aforismi a porte aperte”)
BIOGRAFIA CESARE VERGATI
Cesare vince una borsa di studio per un anno: USA, dove consegue il Diploma High School. Si laurea a Roma in Psicologia e in Filosofia. A Madrid e Barcellona studia letteratura spagnola. Frequenta per un anno la facoltà di Filosofia a Berlino. Studia e lavora a Parigi per più anni e consegue il Dottorato in Filosofia e Psicanalisi. A San Pietroburgo e a Mosca studia letteratura russa
Dal 1988 al 2019 è stato Responsabile Cinema Institut français Milano.Con ExCogita Editore di Luciana Bianciardi pubblica Trilogia dell’Eco: A sorpresa, romanzo in poesia; Soldato a veli, romanzo in teatro (rappresentazioni teatrali a Milano e San Pietrobur go); Ragazzo a pendolo, romanzo in musica ( disegni di Bimba Selvaggia Landmann, Nevia Gregorovich); Trittico d’ombra: Faust o l’inconverso; Don Giovanni o l’incomodo (tradotto in inglese, in francese); Falstaff o l’inconsueto; Triangolo d’attesa: Diòcreme in vincoli. L’Uomo umido. Canto primo (rappresentazione teatrale a Milano); Diòcreme in filigrana. L’umido uomo Canto secondo; Diòcreme in ciance. L’uomo umido, l’umido uomo. Canto terzo; (le tre trilogie sono tradotte in russo); Trifoglio d’inquietudine: Cédro, il vogatore scapolo: Prima voce. Aforismi a porte aperte. Con Pulcinoelefante pubblica libretti. I disegni delle opere sono di Bimba Selvaggia Landmann.
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