Mentre l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato di voler lanciare la propria piattaforma di social network chiamata «Truth Social», che dovrebbe iniziare a essere operativa per «ospiti invitati» il mese prossimo dicendo che «ho creato Truth Social e TMTG per oppormi alla tirannia di Big Tech. Oggi viviamo in un mondo dove i talebani hanno una presenza enorme su Twitter, ma il vostro presidente americano preferito è stato messo a tacere. Questo è inaccettabile.Questo è inaccettabile».
Nello stesso tempo i miliardi Reid Hoffman e George Soros sostengono un’ organizzazione che fornirà finanziamenti alle nuove società di media che combattono la disinformazione online e ripristiano la diducia sociale. Come dicono Reid Hoffman e George Soros «L’America è attualmente nel bel mezzo di un’epidemia di disinformazione che minaccia la salute pubblica, la fiducia sociale e la democrazia in tutto il mondo».
Siamo in una guerra tra Donald Trump e George Soros? Molti dicono che siamo in una dittatura dell’ informazione.
Oggi la libertà d’informazione è morta. E come scriveva Magdi Cristiano Allan: «La verità è che non esiste più la libertà di stampa non per le minacce dei poteri illegali e della criminalità, ma per una strategia deliberata, pianificata e attuata dai poteri che ci governano, quindi dai poteri formalmente legali ma di fatto poteri dittatoriali. La verità è che siamo sottomessi ad un lavaggio di cervello, indottrinati, plagiati, raggirati da un’informazione intenzionalmente mistificata e ideologizzata, siamo bombardati da notizie false anche se verosimili. La verità è che gli stessi poteri finanziari ed economici sono riusciti a imporre una dittatura mediatica e informatica controllando le maggiori testate e i principali siti d’informazione o di ricerca di contenuti attinenti alla conoscenza intesa in senso lato, somministrandoci un’informazione omologata e omogeneizzata. La verità è che i cittadini hanno una crescente difficoltà a disporre di una corretta rappresentazione della realtà, sono sempre più confusi e incerti su ciò che accade dentro casa nostra e tutt’intorno a noi. La verità è che il venir sempre meno della certezza della realtà, che è di per sé un fatto negativo, ha finito per essere trasformato in un fenomeno concepito positivamente come il «relativismo». La verità è che oggi gran parte di noi non crede più che esista la nozione stessa di verità e, di conseguenza, anche sul piano dell’informazione ci rassegniamo al fatto che ciascuno può rappresentare arbitrariamente in modo diverso o anche contrapposto la stessa realtà».
La maggioranza dei popoli credevo che oggi siamo arrivati ad una dittatura dell’ informazione. La dittatura dell’informazione gestita dai governi in tutto il mondo. Mentre le società di media non perdono occasione per accaparrarsi i finanziamenti dello Stato. Esiste oggi informazione libera? Una domanda senza risposta.
Apostolos Apostolou. Scrittore e professore di filosofia.