A2A, approvata trimestrale, Mazzoncini: gruppo solido nonostante crisi energia.

La presentazione dell'accordo con il Rettore del Politecnico Ferruccio Resta, Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, il Presidente di A2A Marco Patuano, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana (Foto Mianews)

Margine Operativo Lordo a 1.148 milioni di euro, in aumento del 20% rispetto ai primi nove mesi 2021: la contrazione di marginalità registrata nella Business Unit Mercato, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, è stata più che compensata dai risultati delle Business Unit Generazione&Trading e Ambiente; Utile netto a 461 milioni di euro, +17% rispetto ai primi nove mesi del 2021 (394 milioni di euro); investimenti pari a 802 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per lo sviluppo di impianti per la produzione di energia green, per il recupero di energia e materia da rifiuti e per il potenziamento e l’efficientamento delle reti; posizione finanziaria netta a 4.911 milioni di euro (4.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Al netto delle variazioni di perimetro del periodo, pari a 472 milioni di euro, la PFN è in crescita di 326 milioni di euro, dopo investimenti per 802 milioni di euro, pagamento di dividendi per 283 milioni di euro e incassi per cessione di alcuni asset immobiliari per 221 milioni di euro. Sono i principali dati economici che emergono dall’Informativa trimestrale al 30 settembre 2022 di A2A.

Il documento è stato approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione, sotto la Presidenza di Marco Patuano.
“Nei primi nove mesi del 2022 – commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – il Gruppo si è confermato solido nell’affrontare gli impatti derivanti dalla crisi energetica iniziata alla fine dello scorso anno e su cui ha pesato anche la minore produzione idroelettrica dovuta alla siccità. In una fase caratterizzata dalle incerte dinamiche dei mercati energetici e da elevata volatilità dei prezzi delle commodities, A2A ha gestito responsabilmente le sue attività valorizzando al meglio la diversificazione dei propri business. Il momento complesso che stiamo attraversando e le pesanti ripercussioni su famiglie e imprese, stanno imponendo all’Italia l’attuazione di azioni concrete per aumentare il proprio livello di autonomia energetica. In questo contesto, il Gruppo ha continuato a dare il proprio contributo con investimenti, in crescita del 25% sul periodo, in infrastrutture nei settori chiave per favorire il processo di transizione ecologica del Paese”.
Riguardo alla transizione energetica, A2A evidenzia l’acquisizione di SEA Energia, società che produce energia elettrica e termica, con l’obiettivo di favorire il processo di decarbonizzazione degli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa. Sul fronte della sostenibilità: sono stati prodotti 213 GWh di energia green da fonti fotovoltaiche ed eoliche nei primi nove mesi del 2022 (+81% rispetto al medesimo periodo del 2021); 5,3 TWh di energia verde venduta nei primi nove mesi del 2022 (+33% rispetto al medesimo periodo del 2021) Prosegue l’impegno del Gruppo nella finanza sostenibile – sottolinea la nota di A2A -: nel corso del trimestre A2A ha fatto ricorso per la terza volta nel 2022 al mercato dei capitali in ottica di pre-funding, collocando con successo un prestito obbligazionario in formato Green Bond per 650 milioni di euro (portando la raccolta annuale a 1 miliardo e 750 milioni di euro, tutto in formato ESG). A seguito di queste operazioni la quota di debito sostenibile sul totale del debito lordo di Gruppo al 30 settembre 2022 ha raggiunto il 60% (38% al 30 settembre 2021).

Riguardo ai possibili sviluppi futuri, A2A sottolinea come “dopo l’emergenza sanitaria del 2020 e 2021, sia le tensioni geopolitiche seguite al conflitto Russia-Ucraina, sia le recenti riduzioni dei flussi di gas provenienti dalla Russia stanno incidendo sul contesto macroeconomico, determinando effetti significativi sullo scenario energetico di riferimento. L’acuirsi e il prolungarsi delle ostilità – evidenzia la nota – hanno accentuato la volatilità dei prezzi delle materie prime, soprattutto energetiche, determinando forti spinte inflazionistiche con ricadute sulla spesa di famiglie e imprese. Infine, le azioni del Governo finalizzate a contenere i prezzi per i consumatori finali o offrire sostegni finanziari hanno impattato sulle società operanti nel settore della vendita dell’elettricità e gas. In tale contesto i risultati economici-finanziari dei primi nove mesi e in particolare del terzo trimestre hanno evidenziato la resilienza e la forza del Gruppo: Ebitda in crescita grazie alla forte diversificazione dei business e struttura finanziaria solida. Tali risultati consentono di prevedere un Ebitda in crescita rispetto alle aspettative inziali e compreso tra 1,45 e 1,5 miliardi di euro e un Utile Netto Ordinario nell’intervallo 340 – 380 milioni di euro”. (MiaNews)