“Udienza rinviata al 6 marzo in una situazione che appare ancora caotica per ArcelorMittal-Ilva. Il Governo ci convochi urgentemente, lo chiediamo ufficialmente affinché faccia conoscere i dettagli dell’intesa già preconfezionata con la multinazionale, aprire una discussione a 360° non predeterminata e a carte scoperte, sul futuro del territorio, di migliaia di lavoratori e dell’acciaieria più grande d’Europa. L’Ugl vuole conoscere nel dettaglio gli elementi dell’intesa tra ArcelorMittal, Governo e Commissari Straordinari dopo mesi di trattative e senza coinvolgere le Oo.Ss.: tutti sappiano della situazione all’interno degli stabilimenti già critica per i frequenti incidenti che si verificano e i mancati minimi investimenti sul lato manutentivo. Forte inoltre è la difficoltà alla grande incertezza sul futuro di migliaia di famiglie. Il Governo deve convocare i sindacati per far capire cosa succede e come intende andare avanti”.
E’ Antonio Spera, segretario generale Ugl metalmeccanici, a rinnovare la richiesta del sindacato al Governo di un incontro a stretto giro di posta.
“Il Tribunale di Milano ha rinviato al prossimo 6 marzo l’udienza nella procedura cautelare promossa dai commissari straordinari dell’Ilva contro ArcelorMittal dove, il giudice civile Claudio Marangoni, titolare del procedimento che riguarda l’ipotesi di addio avanzata lo scorso 4 novembre dal gruppo franco-indiano, ha concesso di differire l’udienza su richiesta concorde della parti nel presupposto che entro fine febbraio si arrivi a un accordo. Come Ugl – prosegue Spera – vogliamo chiarezza su quanti lavoratori risulterebbero in eccesso e sia chiaro che noi non saremmo mai disponibili ad accettare esuberi. Vogliamo un accordo su Mittal che resti a Taranto e mantenga gli impegni sottoscritti. Ma se ArcelorMittal ha già finora intenzione di andare via, non illuda e prenda in giro l’Italia, lo dica e faccia subito; non vorremmo che ci sia già un accordo tra il Governo e azienda su produzione e sugli esuberi affinché alla convocazione delle organizzazioni sindacali, un accordo preconfezionato possa concludersi con nessuna trattativa e ennesima perdita di tempo. Se così non sarebbe – conclude il segretario generale, Spera – per l’Ugl, Mittal dia un cenno di discontinuità: ritiri il suo atto di citazione con cui ha chiesto l’accertamento del recesso dal contratto, annunciato a novembre, così facendo anche i commissari possano ritirare il ricorso cautelare d’urgenza contro l’ipotesi d’abbandono di ArcelorMittal in modo che la procedura d’udienza in corso verrebbe sospesa”.