Nelle attese delle imprese le perdite di fatturato potrebbero toccare il 25 per cento nel primo semestre dell’anno, anche a seguito della sospensione per più di un mese di attività rappresentative di circa il 59 per cento del valore aggiunto del comparto.
E’ quanto emerge dal consueto rapporto della Banca d’Italia sulla Lombardia.
Le imprese hanno indicato tra i fattori che più hanno penalizzato l’attività, la diminuzione della domanda interna ed estera, l’indisponibilità della forza lavoro e i problemi logistici connessi con l’emergenza. Inoltre nel primo trimestre 2020 la produzione industriale è diminuita del 10 per cento circa, sia rispetto allo stesso periodo del 2019 sia rispetto al trimestre precedente. Le riduzioni più marcate sono state nei comparti delle calzature (-24,5 per cento sul periodo precedente), del legno (-19,2 per cento), dell’abbigliamento (-19%) e della siderurgia (-12,1%); nella chimica e nell’alimentare il calo è stato invece più contenuto (-0,1 e -3,7%, rispettivamente).
Pesanti gli effetti del Coronavirus anche sull’export della Lombardia. Il rapporto di Banca d’Italia sulla regione prevede che, per effetto della diffusione della pandemia, la domanda di beni proveniente dai principali partner commerciali della regione si possa contrarre di oltre il 10 per cento nel 2020. (ANSA)