Benessere lavorativo, il lavoro da remoto non deve essere isolamento

a cura di Marco Castoldi, segretario regionale UilCa Lombardia e responsabile Dipartimento Salute e Sicurezza UilCa Nazionale

Partendo dal presupposto che il lavoro agile o smart working è una modalità di esecuzione dell’attività lavorativa fortemente voluta dalle Organizzazioni Sindacali come strumento di conciliazione tempi di vita e di lavoro, osserviamo che, nel tempo, il lavoro da remoto ha assunto una connotazione ben diversa quando aziende e imprese si sono trovate a doverlo utilizzare per limitare i rischi della pandemia, riscontrando poi quanto potesse influenzare positivamente fattori chiave quali la produttività e l’efficienza dei costi.

Ci domandiamo, oggi: il lavoro da remoto continua a comportare per le Lavoratrici e i Lavoratori una condizione di benessere lavorativo, favorendo tra gli altri aspetti la conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro?

Pur continuando ad essere strenua sostenitrice del lavoro agile, Uilca (Organizzazione Sindacale della Uil del settore Finanziario) sta tenendo sotto stretto monitoraggio questa modalità lavorativa, per evitare che vengano attivate logiche distorsive, rispetto a quello che è stato definito negli accordi nazionali e aziendali.

Uilca ritiene che nelle aziende si debbano attivare processi che rendano sempre esigibile il carattere di volontarietà nelle scelta di esercizio del lavoro da remoto, che evitino l’isolamento sociale delle Lavoratrici e dei Lavoratori, che il posto di lavoro fisico in azienda venga mantenuto e non soppiantato da un numero limitato di postazioni condivise prenotabili tramite APP, che garantiscano un orario di lavoro ben definito e un reale diritto alla disconnessione (e non un semplice ostacolo da aggirare….!).

La complessità che viviamo avrà sempre più bisogno di managers capaci di guidare team ibridi, che lavorano cioè sia da remoto sia in presenza fisica, sviluppando una continua interazione di squadra e sviluppino dinamiche collaborative, di supporto, di partecipazione attiva, di riconoscimento dei talenti degli individui e capaci di giuste gratificazioni.

Gli obiettivi fissati dalle aziende devono essere raggiungibili e sostenibili e il potere di controllo sull’attività lavorativa deve sempre rispettare i limiti previsti dallo Statuto dei Lavoratori (Legge 20/5/1970), in modo da non ledere i diritti fondamentali come la dignità e la riservatezza.

Per Uilca il lavoro agile o smart working deve essere uno strumento a favore delle Lavoratrici e dei Lavoratori, capace di agevolare condizioni di benessere lavorativo, ridurre i disagi del pendolarismo, favorire lo svolgimento dei compiti domestici e familiari ed aumentare il grado di autonomia nello svolgimento dell’attività lavorativa e nell’organizzazione dell’orario di lavoro.