Piazza Affari avvia fiacca, al pari delle altre Borse europee, cercando di aggrapparsi ai massimi toccati nelle ultime sedute in attesa delle indicazioni sull’inflazione americana che arriveranno mercoledì.
Il Ftse Mib cede lo 0,16% appesantito dalle prese di beneficio su Tim (-1,5%), dopo che le indiscrezioni di stampa sulla rete e sull’interesse di fondi hanno rianimato un titolo che era trattava sui minimi storici.
Vendite anche su Nexi (-0,8%), Cnh (-0,9%), Unipol (-0,8%), Enel (-0,7%) e Atlantia (-0,7%) mentre ritraccia Banco Bpm (-0,7%), dopo la corsa di venerdì in scia ai conti e al nuovo piano industriale. Debole tutto l’automotive con Stellantis (-0,8%), Pirelli (-0,3%) e Ferrari (-0,3%).
Dall’altra parte del listino salgono Buzzi (+2,8%), Diasorin (+2,3%) e Leonardo (+1,7%). Bene i petroliferi Saipem (+1,3%), Tenaris (+0,9%) ed Eni (+0,6%), in scia al prezzo del petrolio.
Tra i bancari poco mossa Bper (+0,1%), che venerdì ha diffuso i conti a Borsa chiusa. In rialzo Mps (+0,3%), il cui ad Guido Bastianini verrà sentito stasera insieme ad Andrea Orcel di Unicredit (+0,04%) dalla Commissione di inchiesta sul sistema bancario. Fuori dal Ftse Mib corre Mondadori (+4,8%) dopo l’ok dell’Antitrust all’acquisizione di De Agostini Scuola. (ANSA).