Erodono il rialzo dell’apertura le principali borse europee nel giorno dell’inflazione Usa e dopo il dato tedesco in linea con le stime.
Domani la Fed decide sui tassi mentre la Boe e la Bce lo faranno il giorno successivo.
Gli occhi sono puntati oggi sul Consiglio straordinario europeo sull’energia, in attesa del quale scendono le quotazioni del gas (-1,16% a 135 euro al MWh) nonostante il freddo in Europa. In controtendenza il greggio (Wti +1,42% a 74,19 dollari al barile) in vista del rapporto mensile dell’Opec e delle anticipazioni dell’Api sulle scorte settimanali Usa.
La migliore è Londra (+0,24%), seguita da Milano (+0,2%), Francoforte (+0,15%), Parigi (+0,05%) e Madrid (-0,31%), unica in calo. Resistono in territorio positivo i futures Usa.
Gli acquisti si concentrano sui petroliferi Bp (+1,63%), TotalEnergies (+1,61%), Shell (+1,29%) ed Eni (+1,07%), insieme a Tenaris (+2,99%), sull’onda lunga del rialzo del prezzo obiettivo da parte degli analisti di Peter Sandler. Salgono anche i produttori di semiconduttori Nordic (+1,65%), ams-Osram (+1,75%) ed Stm (+1,19%), mentre l agitazioni sindacali annunciate dalla Cfdt in Francia penalizzano Stellantis (-1%).
Poco mossa Renault (-0,25%), bene Volvo (+0,77%). Positive le banche, a partire da Banco Bpm (+3,73%)( regina in Piazza Affari dopo l’acquisto dell’1,97% del capitale annunciato da Fondazione Enasarco. L’accordo siglato ieri culla cessione di Npl a Kruk spinge anche Unicredit (+1,54%), mentre si muovono con più cautela Barclays (+1,04%), Bper (+0,54%), Bnp (+0,42%) e Intesa (+0,27%). (ANSA).