Prevalgono le vendite sulle piazze finanziarie europee nell’ultima seduta della settimana e la prima dell’ultimo trimestre 2021. Sui listini azionari il mood è negativo per i timori legati al possibile freno alla ripresa delle economia dall’aumento dei prezzi delle materie prime mentre negli Usa pesa il rinvio con il possibile ridimensionamento del maxi-piano infrastrutturale voluto dal presidente Biden.
Gli indici Pmi europei, che registrano un generale calo a settembre rispetto ad agosto ma sono in linea coi preliminari, non scuotono le Borse del Vecchio Continente che, pur con futures Usa negativi, hanno ridotto i cali iniziali. Francoforte cede lo 0,89%, Parigi lo 0,79% mentre Londra perde lo 0,88%.
A Milano (-0,65%) continuano a soffrire, in una giornata diffiicle per il comparto, gli ‘automobilistici’ Cnh (-3,71%), Stellantis (-2,81%) ed Exor (-2,17%) oltre ad Eni (-1,61%) che risente come i petroliferi europei della debolezza de greggio (Wti -0,61% a 74,3 dollari, Brent -0,55% a 77,7). Bene invece i difensivi Terna (+1,21%), ed Enel (+0,92%) .oltre a Mediolanum (+0,73%) che ha confermato la politica di dividendi.
E’ migliorato intanto lo spread rispetto all’inizio della seduta a 105,5 punti base con un rendimento del decennale italiano pari allo 0,83% (ANSA).