Primi scambi senza grandi strappi in Piazza Affari, che si muove cauta in linea con l’Europa dopo lo scivolone della vigilia di Wall street: l’indice Ftse Mib scende dello 0,4%, con gli operatori in allarme per l’inflazione forte con ripresa economica debole, ma che soprattutto non sembrano fidarsi delle rassicurazioni della Fed su un aumento contenuto dei tassi.
In Piazza Affari, che guarda anche allo spread che ondeggia sulla soglia psicologica dei 200 punti soprattutto per la solidità dei bond tedeschi, tra i titoli principali sono deboli Moncler e Campari, che con Exor cedono oltre un punto percentuale.
Piatti Unicredit e Mediobanca, solida Eni che sale attorno al punto percentuale. Rialzi più consistenti su Bper (+1,3%) e Banco Bpm (+1,6%). Ma gli acquisti in avvio di seduta si stanno concentrando su Leonardo, che cresce del 3,5% oltre i 10 euro dopo l’annuncio che il gruppo italiano gestirà la cyber security dell’agenzia europea eu-LISA.
Nel paniere a minore capitalizzazione, piatta a 0,76 euro Mps dopo i conti del trimestre. (ANSA).