Prevalgono le prese di beneficio in Europa dopo le scoppiettanti sedute precedenti sull’onda dei progressi segnati per il vaccino anti-Covid. Dopo dati non entusiasmanti in Giappone e nel Regno Unito prevale il segno meno sui principali listini, con i futures Usa in rosso in attesa delle richieste di sussidi.Ad aggravare il quadro l’inversione di rotta del greggio (Wti -0,3% a 41,28 dollari).
In calo a meno di 124 punti lo spread tra Btp e Bund, mentre il dollaro si indebolisce di nuovo sfiorando il cambio di 1,18 nei confronti dell’euro. Milano (Ftse Mib -0,6%) è la migliore davanti a Parigi e Francoforte (-1% entrambe), Londra (-0,95%) e Madrid (-0,8%).
Le vendite colpiscono in particolare i petroliferi Shell (-2,22%), Bp (-2,1%), Eni (-1,36%) e Total (-1,34%). Giù anche Saipem (-3,3%) e Tenaris (-1,7%). Proseguono gli acquisti sui tecnologici Bed Semiconductor (+1,6%) e Asm (+0,8%), mentre Stm (-0,1%) e Infineon (+0,07%) ruotano intorno alla parità. Segno meno per ibancari Bnp (-3,2%), Credit Agricole (-3,63%), Barclays (-2,7%) e Bbva (-2,8%). In Piazza Affari sono contrastate Unicredit (-1,62%), Intesa (-1,2%) e Banco Bpm (+0,17%), mentre fa il botto Poste (+2,65%) dopo i conti dei primi 9 mesi. Proseguono gli acquisti sui farmaceutici Novo Nordisk (+1,7%), Lonza (+2,43%) e Merck (+1,93%) insieme a Recordati (+2,04%) e Diasorin (+2,78%) in Piazza Affari. (ANSA).