Le speranze su colloqui a più alto livello con ipotesi anche di riunioni in un Paese terzo per arrivare a una distensione della situazione in Ucraina stanno spingendo Piazza Affari, tra le più penalizzate in Europa dall’avvio dell’invasione russa: l’indice Ftse Mib ha raggiunto una crescita del 4%, con le banche che si confermano in prima linea a sostenere il listino, oltre a Pirelli che ha raggiunto una crescita del 10% prima di essere sospesa in asta di volatilità.
Tra i gruppi maggiori della Borsa di Milano, Stm, Unicredit e Intesa crescono del 7%.
In controcorrente Tenaris e Saipem, che scendono di due punti percentuali, con Eni in calo dell’1,6%.
(ANSA).