Borsa, giornata in rosso, spread in salita.

La targa di piazza degli Affari di Milano in un'immagine d'archivio dell'8 ottobre 2008. ANSA / JENNIFER LORENZINI

In rosso Piazza Affari in avvio di mattinata, dove risultano peggiori petroliferi, dall’impiantistica di Tenaris (-2,2%9 a Saipem (-1,9%) e Eni (-1,7%), col greggio in calo (wti -1,4%) a 72,1 dollari al barile, col mercato che guarda a un possibile accordo dell’Opec plus su un aumento delle quote di produzione di alcuni Paesi.

Milano è in linea con le altre principali Piazze europee, che evidentemente, secondo gli analisti, non sono state rassicurate a sufficienza dalle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, su un rinvio del tapering, ovvero un ritorno alla normalità, dopo le misure economiche straordinarie per contrastare la crisi causata dalla pandemia, mentre sono deboli, ma meno pessimisti i future Usa, in uno scenario mondiale comunque ancora attento all’evoluzione dei contagi da Covid 19, in particolare per le varianti.

Ne guadagna il bene rifugio, l’oro (+0,9%), a 1.831 dollari l’oncia. In rosso le banche, iniziando da Fineco (-1,6%), Intesa (-1,5%) e Unicredit (-1,4%).

Male Atlantia (-1,9%), pesante Exor (-1,3%). Giù tra le auto Stellantis (-0,8%), in calo Tim (-0,7%), Poste e Enel (-0,6%).

Tra i titoli che restano a galla Amplifon (+0,2%) e Prysmian e Interpump (+0,1% entrambi) nell’industria, piatta Moncler nel lusso.

Tra i titoli a minore capitalizzazione sprint di Bioera (+7,2%), corsa di Giglio (+6%), con un accordo con la cinese Greenland, e Trevi (+4,9%). In caduta Seri Industrial (-4,8%), con l’azionista Atlante che ha ceduto metà della propria partecipazione, e Brunello Cucinelli (-4,3%), diffusi due giorni prima i conti del semestre, in crescita, e venduto alla vigilia lo 0,95% del capitale della controllante Fedone.

In lieve salita a 104,1 punti base il differenziale tra Btp e Bund, rispetto alla chiusura della vigilia a 103 punti. Nella seduta, secondo i dati reperibili sulla piattaforma Bloomberg, ha toccato un minimo di 102,4 punti poco prima delle 8.15.

Il rendimento del decennale italiano è stabile allo 0,70%, dopo avere fatto segnare un minimo dello 0,69% intorno alle 9.15. (ANSA).