Piazza Affari amplia quasi subito il calo (Ftse Mib -3,7%) con l’intero paniere in rosso ad eccezione di Juventus (+1,2%), mentre anche Diasorin (-1%) si porta in territorio negtivo. I titoli peggiori sono Cnh (-8,64%), Atlantia (-6,79%), Leonardo (-6%) , Stm (-5,9%) ed Fca (-5,6%). Forte calo anche per Exor (-5,55%) e Tenaris (-4,6%). In campo bancario,, con lo spread di nuovo sopra ai 200 punti, segnano il passo Unicredit (-4,4%) e Intesa (-3,9%). Più cauta Ubi (-0,3%), pesante Banco Bpm (-2%).
Le Borse europee aprono in profondo rosso. Francoforte lascia sul terreno il 4,4% con il Dax a quota 8.536 punti. Parigi cede il 4,44% con il Cac 40 a quota 3.869 punti: Londra perde il 4,38% con il Ftse 100 a 4.965 punti.
Lo spread tra Btp e Bund sale a 204 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,67%.
Petrolio ancora in ribasso con il Brent che accusa il calo maggiore segnando un -5,9% a 25,4 dollari al barile. Il greggio Wti perde l’1,8% a 22,2 dollari.
L’avanzata del coronavirus in tutto il mondo, con i rischi per l’intero sistema economico ha spaventato i mercati di Asia e Pacifico in avvio di settimana
La Borsa di Tokyo termina la prima seduta della settimana in netto rialzo grazie al possibile rinvio delle Olimpiadi da parte del Cio a causa dell’espansione del coronavirus, misura molto meno drastica dell’ipotesi di cancellazione totale dei Giochi emersa in un primo momento, Il Nikkei avanza del 2,02% a quota 16.887,78, e un guadagno di 334 punti.
Le Borse cinesi chiudono la seduta in brusca frenata tra i timori sulla diffusione della pandemia del nuovo coronavirus: l’indice Composite di Shanghai cede il 3,11%, a 2.660,17 punti, mentre quello di Shenzhen perde il 4,26%, a quota 1.631,88.
La Borsa di Seul chiude gli scambi con un nuovo crollo tra i timori sul’avanzata del coronavirus a livello globale e il fallimento del primo voto procedurale al Senato Usa sul pacchetto anti pandemia da 1.600 miliardi di dollari: l’indice Kospi, dopo un stop alle contrattazioni per eccesso di ribasso, brucia 83,69 punti, a 1.482,46, con una perdita del 5,34%. Sul fronte valutario, il dollaro recupera terreno e sale a 1.266,5 won.