da Immobiliare.it
Niente più fondo di garanzia per la prima casa nel 2019. A farlo capire è stato due settimane fa il direttore generale dell’Associazione bancaria italiana Giovanni Sabatini nel corso di un’audizione in Parlamento sulla Legge di Bilancio: “In base alle informazioni ottenute da Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici controllata dal MEF, ndr) si segnala che le disponibilità finanziarie del fondo stanno per terminare”.
In sostanza, l’operatività del fondo di garanzia per la prima casa terminerà a dicembre 2018: istituito nel 2013 e reso operativo due anni più tardi, si è posto l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà economica per l’acquisto della prima abitazione. Come riferito dallo stesso Sabatini, grazie al fondo si è fino a oggi perseguito un duplice risultato: favorire l’acquisto della prima casa per molte famiglie composte da giovani under 35 senza richiedere loro ulteriori garanzie sull’ipoteca dell’immobile da adibire ad abitazione principale; sostenere il mercato immobiliare residenziale, che negli ultimi anni ha subito un forte calo.
In questi quasi quattro anni di operatività, il fondo Consap ha permesso di portare a termine più di 90mila operazioni di mutuo per un controvalore di circa 10,1 miliardi di euro, di cui il 58% ha riguardato giovani nella fascia di età tra 20 e 35 anni (dati aggiornati al 25 settembre scorso). Per l’accesso al mutuo ipotecario prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale per somme inferiori a 250mila euro erogati per l’acquisto di immobili adibiti a prima casa. Le richieste, dopo un avvio in sordina, superano in media le 300 al giorno. Per mantenere in vita per un altro anno il fondo di garanzia per la prima casa servirebbe, secondo fonti citate dal Sole 24 Ore, una cifra compresa tra i 150 e i 200 milioni di euro. In caso contrario il fondo chiuderà i battenti a fine 2018 o, al massimo, nei primi giorni del nuovo anno.