La filiera delle costruzioni rappresenta un pilastro imprescindibile dell’economia milanese e lombarda. E’ necessario e urgente definire e mettere in atto programmi di riavvio delle attività del settore che può fungere da volano per il rilancio economico post emergenza Covid-19.
L’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza sollecita azioni a sostegno e tutela dell’edilizia, comparto totalmente bloccato dalle ordinanze di lotta alla diffusione del Coronavirus, ma al contempo determinante per la vita economica della regione e del Paese.
“In termini generali – spiega Marco Accornero, segretario generale Unione Artigiani – occorrerebbe studiare in vista della ripresa un autentico “piano Marshall” dedicato all’edilizia, che dia risorse concrete agli enti locali per concludere i cantieri aperti ed aprirne di nuovi, in particolare con riguardo a strutture sanitarie, scuole e infrastrutture viabilistiche. Non solo, sarebbe necessario promuovere condizioni chiare e univoche per gestire in sicurezza i cantieri; fornire una tempestiva iniezione di liquidità, favorire il pagamento dei crediti delle Pubbliche Amministrazioni ed eliminare lo split payment. E, in ultimo ma non meno importante, definire provvedimenti di forte semplificazione delle procedure burocratiche.”
“Nel particolare e più concretamente – rimarca Accornero – si potrebbero individuare quei lavori legati all’edilizia, soprattutto realizzati da ditte artigiane, che potrebbero riprendere nell’immediato. Penso a mansioni che prevedono l’impiego di un solo o di pochi addetti come per esempio gli impiantisti elettrici ed idraulici, i serramentisti, i piastrellisti. Mestieri che nei cantieri si potrebbero far svolgere con protocolli specifici di salute e sicurezza, consentendo primi riavvii di attività che farebbero potenzialmente dell’edilizia un autentico volano in vista della ripresa su larga scala.”