@casetteperucraina,
Il museo ospiterà una originale versione del quartiere Comfort Town di Kiev -progettato dal prestigioso studio di architettura ucraino Archimatika- composta utilizzando centinaia di casette fatte all’uncinetto e a maglia inviate da crocheter e knitter di tutta Italia e da Canada, Inghilterra, Francia, Spagna, Austria, Germania.
L’opera collettiva progettata dalle scenografe Alessandra Picchi e Valentina Lagomaggiore e realizzata con il supporto di ICET Studios di Milano e di PA.CO. Italiana è collegata a una raccolta crowdfunding lanciata da Fondazione CESVI, un’organizzazione umanitaria italiana che si è attivata immediatamente per affiancare il popolo ucraino in fuga dalla guerra e che oggi è impegnata nella ricostruzione materiale e psico-sociale del Paese.
I fondi raccolti da CESVI attraverso la piattaforma Rete del Dono all’indirizzo: https://www.
L’installazione tornerà il prossimo 29 gennaio 2023 al MUMAC – Museo della macchina per caffè del Gruppo Cimbali per un’asta durante la quale i quartieri restanti dell’istallazione saranno dedicati ai donor che decideranno di fare una donazione: gli importi raccolti -sempre da CESVI- saranno con gli altri destinati al progetto di ricostruzione della scuola Arcobaleno.
“@casetteperucraina” spiega l’ideatrice Giulia Maria Picchi, “è un progetto nato da una frase di mia figlia Tea (7 anni) che a pochi giorni dallo scoppio del conflitto in Ucraina mi ha chiesto: ma perché invece di farsi la guerra non costruiscono una fila di casette dall’Ucraina alla Russia?
L’ho raccontato a un mio cliente, l’avv. Marco Frazzica, che mi ha suggerito di provare ad esaudire il sogno di mia figlia realizzando delle casette all’uncinetto. L’idea mi è sembrata geniale e ho voluto condividerla dapprima con qualche amica e poi sui social per raccogliere fondi a vantaggio dei bambini ucraini, sulla scorta del pensiero “una bimba per altri bimbi”. Da lì il progetto è decollato, ad oggi ho ricevuto oltre 600 casette. Non mi sarei mai immaginata che arrivassimo fino a questo punto”. A supportare il progetto anche l’Associazione BBLeva89 APS. L’associazione nasce da un gruppo di ex studenti Bocconiani per supportare iniziative formative, agevolare il networking per lo sviluppo personale e sociale, sostenere progetti di integrazione e attività di volontariato a favore di progetti focalizzati sull’educazione.