L’agenda politica italiana come intende concretizzare l’Action Plan for the Social Economy, adottato a dicembre dalla Commissione Europea, che chiede agli stati membri di definire e promuovere un’economia sociale di nuova generazione che vada oltre il perimetro del terzo settore e che riguardi tutto il sistema economico? Partendo da questo interrogativo, Laura Castelli, vice ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF) con delega per l’economia sociale, ha voluto incontrare oggi e domani due dei principali ecosistemi dell’innovazione sociale in Italia, che stanno già sperimentando strumenti e infrastrutture con questo obiettivo: MIND – Milano Innovation District e Torino Social Impact. Il dialogo con i protagonisti di MIND di questo pomeriggio è stato organizzato dalla Social Innovation Academy di Fondazione Triulza, luogo di confronto e di co-progettazione con vocazione internazionale impegnato nel dar vita a nuovi modelli imprenditoriali e di partnership ad alto impatto, grazie al coinvolgimento di realtà del Terzo Settore, dell’Economia Civile, dell’Università e della Ricerca, delle Istituzioni Pubbliche, della Finanza, di Aziende tecnologiche e di tutti gli stakeholder MIND.
Come illustrato al vice ministro Castelli, la Social Innovation Academy di Fondazione Triulza in stretta collaborazione con tutti i partner MIND sta cercano di contribuire ad una nuova politica industriale innovativa e inclusiva lavorando su tre assi strategici: immergendo nell’ecosistema d’innovazione di MIND imprese innovative ad impatto con percorsi di capacity building e di trasferimento tecnologico per cooperative, startup sociali e per startup innovative (grazie al progetto Social Tech con Fondosviluppo, Coopfond e Generalfond e al nuovo verticale Impact Innovation StartLab di Unicredit); promuovendo l’innovazione sociale e l’impatto tra le nuove generazioni attraverso attività di orientamento e di co-progettazione come il Social Innovation Campus; stimolando di dibattito e il confronto sulla misurazione dell’impatto e sull’attivazione di strumenti finanziari mirati. “Questo è un momento importante per cominciare a pensare in Italia a una nuova economia sociale, partendo dall’importante esperienza del terzo settore imprenditoriale ma estendendo il perimetro per includere realtà che nascono sempre più frequentemente nello spazio ibrido tra profit e terzo settore, interpretando il modello profit-for-purpose, attraverso l’utilizzo consapevole di nuove tecnologie e opportunità finanziarie. Una nuova economia sociale che deve riguardare tutto il sistema imprenditoriale, sempre più attento ai nuovi paradigmi dello sviluppo sostenibile. MIND e Torino Social Impact sono i due ecosistemi italiani fortemente improntati verso l’innovazione e l’impatto sociale che diventano le palestre ideali per sperimentare l’agenda italiana sulla economia sociale, nell’ambito e in linea con il Social Action Plan europeo”, ha sottolineato Mario Calderini, professore ordinario alla School of Management del Politecnico di Milano, Presidente del comitato scientifico della Social Innovation Academy in MIND e portavoce di Torino Social Impact. Laura Castelli, vice ministro dell’Economia e delle Finanze: “L’Economia Sociale rappresenta presente e futuro. L’Europa, inserendola a pieno titolo tra i 14 ecosistemi industriali, ha avviato un percorso di valorizzazione strategico. In quest’anno, da quando la delega è incardinata al Ministero dell’Economia e delle Finanze, come in tutti i Paesi europei, ho dedicato molto tempo alla costruzione di una rete internazionale, al monitoraggio interno, all’individuazione delle effettive necessità. E gli incontri di Milano e Torino sono fondamentali, soprattutto in questa logica. Abbiamo un disegno chiaro, che intendo costruire con tutti gli attori e operatori. La costruzione del Conto Satellite e l’istituzione di un Fondo ad hoc nello stato di previsione del MEF, rappresentano un nuovo inizio per un settore che ha ancora molte potenzialità inespresse. Con la norma che ho fortemente voluto in Legge di Bilancio, abbiamo dato un’etichetta all’economia sociale. Una definizione chiara che il nostro Paese ha identificato in modo pienamente complementare all’Action Plan for the Social Economy della Commissione Europea. Stiamo partendo con lo sviluppo della mappatura che, all’Italia serve moltissimo, che svilupperemo con le risorse che abbiamo dedicato e mettendo in connessione le Istituzioni del nostro Paese con il mondo dell’università. Da qui saremo in grado anche di costruire una programmazione più calzante. Soprattutto per le politiche necessarie all’economia sociale dei nostri territori. E poi i dati che verranno fuori dalla mappatura ci permetteranno di affrontare la misurazione dei social impact, che ovviamente è un altro importantissimo tema dell’Action Plan. Questo, come i Social Bond, è un tema sul quale si deve fare uno sforzo in termini di tempo, perché introdurre il prima possibile le misurazioni di impatto sociale permetterà a tutta la parte finanziaria, che si muove in questo ambito, di indirizzarsi nella direzione giusta”. Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza, dando il via ai lavori ha sottolineato come “la stessa Fondazione Triulza, con la sua missione e attività all’interno dell’ecosistema dell’innovazione MIND, è diventato un esperimento di innovazione sociale aperto alla collaborazione con le Istituzioni Pubbliche nella prospettiva di generare una nuova economia sociale per il paese”. Le istituzioni locali sono state rappresentate da Stefano Bolognini, Assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, Regione Lombardia; Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare Comune di Milano; Michela Palestra, Vice Sindaca Città Metropolitana di Milano; Andrea Orlandi, Presidente dei Comuni Patto Nord Ovest Milano. Sono intervenuti inoltre Monsignore Don Luca Raimondi, Vescovo Ausiliare di Milano e Claudia Sorlini, Vice Presidente Fondazione Cariplo. Buone pratiche, casi specifici e spunti strategici sono stati proposti dai diversi relatori al Viceministro Castelli. Igor De Biasio, amministratore delegato d’Arexpo e Stefano Minini, Project Director MIND West Gate Lendlease, hanno illustrato il progetto di sviluppo dell’area e dell’ecosistema MIND. Chiara Pennasi, Direttore di Fondazione Triulza ha raccontato le specificità del percorso Social Tech, con le testimonianze di due startup innovativa a vocazione sociale partecipanti: Stefano Pepe, CEO & Founder di Badacare Srl e Elisa Rota, Founder di Alchemilla. Il tema della finanza è stato particolarmente approfondito nell’incontro a MIND, in una specifica tavola rotonda, da Marco Gerevini, Consigliere Fondazione Giordano dell’Amore Social Venture, Daniele Cesaro, Head of Esg Italy UniCredit, Davide Dal Maso, Consigliere Alimpact, e Mario Calderini, School of Management del Politecnico di Milano. Ha moderato l’incontro il giornalista e Direttore di Vita Stefano Arduini.
“Mind vuole costruire ponti per l’innovazione anche con i Paesi in via di sviluppo e per questa ragione abbiamo incontrato pochi giorni fa l’ambasciatore dell’Etiopia. Milano Innovation District è una realtà che ha già una serie di collegamenti con distretti dell’innovazione, non solo dell’Italia e dell’Europa ma in tutto il mondo. Stiamo aprendo la strada”. Lo ha dichiarato l’amministratore di Arexpo Igor De Biasio, a margine dell’incontro ‘Mind e l’economia sociale a Milano’.(MiaNews)