Misurare il fermento imprenditoriale di un territorio, valutando performance imprenditoriali, tessuto industriale, sviluppo finanziario, innovazione e sviluppo delle competenze. Un modo nuovo per raccontare quali territori (il riferimento è il livello provinciale) siano stati capaci negli ultimi anni di creare l’ecosistema ideale per stimolare la competitività e le prospettive di crescita delle proprie imprese.
Questi, in sintesi, gli obiettivi dell’Indice del Fermento Imprenditoriale elaborato dall’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della LIUC – Università Cattaneo e presentato oggi, martedì 30 marzo 2021. Un’occasione per illustrare il ranking delle 50 province italiane più “in fermento”.
“Questo strumento innovativo – spiega Fernando Alberti, Direttore dell’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness – nasce dalla necessità di mappare le caratteristiche peculiari di ciascun territorio italiano in termini di capacità di innovare, dinamicità, e attrattività per talenti e aziende. Non si tratta di una fotografia statica, ma di un’analisi che vuole esprimere quanto le situazioni possano evolvere nel tempo e quanto la competitività non sia un fatto immutabile”.
L’Indice del Fermento Imprenditoriale vuole offrire una mappa degli ecosistemi imprenditoriali italiani più dinamici e di maggior successo. Si rivolge in tal senso a imprenditori, startupper, policy maker, e più in generale a tutti gli attori degli ecosistemi (come agenzie di sviluppo, analisti e consulenti), a supporto dei loro processi decisionali, strategici e di investimento nei diversi territori.
“Il nuovo Indice si basa sulla combinazione di 20 indicatori appositamente selezionati – continua Alberti – e ci permette di rilevare le province che stanno supportando maggiormente la nascita di startup innovative e la crescita delle proprie aziende. A ciascuna dimensione analizzata (performance imprenditoriali, tessuto industriale, sviluppo finanziario, innovazione e sviluppo delle competenze) è stato assegnato un punteggio da 0 a 100”.
Il primo posto in classifica è andato a Milano, seguita sul podio da Roma e Bologna. 86 il punteggio per le performance imprenditoriali, mentre in tutte le altre dimensioni (tessuto industriale, sviluppo finanziario, innovazione e sviluppo delle competenze) il punteggio di Milano è risultato il massimo, cioè 100, portando questa provincia a svettare nettamente rispetto alle altre.
Le specializzazioni produttive del tessuto industriale della provincia si confermano l’economia dei servizi (assicurativi, finanziari e alle imprese), l’industria discografica e il settore del marketing, del design e dell’editoria. Da antica città industriale Milano si è infatti profondamente trasformata negli ultimi anni, passando “dal lavoro di fabbrica alla fabbrica delle idee», secondo un fortunato slogan.
Un ecosistema, quello milanese, che è primo in Italia per il numero di imprese innovative, registrando oltre 1000 startup innovative e più di 250 PMI innovative.
Milano è diventata negli anni anche un polo finanziario per le startup italiane, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti early stage: nell’ultimo triennio sono 77 quelli registrati a favore delle startup del territorio, grazie sia ad investitori istituzionali, sia a tutto il mondo del venture capital e dei business angel.
Determinante per quest’ottimo piazzamento anche il fatto che sul territorio si registra la più alta densità di eventi a livello nazionale a supporto e diffusione della cultura imprenditoriale, come Startup Weekend, Startup Grind e StartCup. Molto attive anche le varie comunità online, che organizzano eventi di formazione e networking (come Milan Startup Founder 101 o Milano Entrepreneurship and Innovation), ospitati negli oltre 50 spazi collaborativi presenti in città che offrono programmi di incubazione e accelerazione, come Cariplo Factory, Impacthub, Le Village, PoliHub, Talent Garden, TIM W Cup e BASE.
Per la classifica completa e approfondimenti su tutte le province: https://italiacompete.it/indice-fermento-imprenditoriale/
L’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della LIUC è nato dalla affiliazione con l’analogo istituto diretto dal prof. Michael Porter presso l’Harvard Business School. È un affermato nucleo di ricerca dedicato ai processi imprenditoriali, innovativi e strategici che accelerano la competitività di imprese, distretti, cluster, istituzioni e territori.