“Il Documento programmatico di Bilancio approvato dal Ministro dell’Economia Franco delinea uno scenario fosco per il nostro Paese. Si prevede, infatti, una contrazione del Pil a partire dal terzo e quarto trimestre del 2022 fino ai primi tre mesi del 2023. Si tratta di un periodo in cui l’economia italiana subirà una brusca frenata con effetti drammatici per il tessuto produttivo e inevitabili ripercussioni sul piano occupazionale. E’ necessaria, pertanto, una manovra coraggiosa che metta in condizione lavoratori e imprese di far fronte alla feroce spirale inflattiva che minaccia il potere d’acquisto delle famiglie e, di riflesso, i consumi. Per scongiurare il pericolo di una recessione e favorire la ripresa è fondamentale adottare misure di carattere espansivo anche a costo di un nuovo scostamento di bilancio. In tal senso, la sospensione delle regole del Patto di stabilità appare quanto mai opportuna al fine di consentire investimenti in politiche industriali e infrastrutturali indispensabili per riattivare il mercato del lavoro e far ripartire la crescita”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito all’importanza di misure economiche espansive per scongiurare una possibile recessione.