Piazza Affari viene investita dalle vendite, al pari delle altre Borse europee, spaventate dall’escalation militare in Ucraina, dopo il riconoscimento da parte di Mosca delle due repubbliche separatiste filo-russe.
Il Ftse Mib arretra dell’1,55% con Unicredit (-3,5%) maglia nera davanti a Banca Generali (-3%), Buzzi Unicem (-2,8%), Bper (-2,4%) e Stellantis (-2,4%).
Male tutti i finanziari, da Poste (-2%) a Intesa (-2,%), da Azimut (-2,1%) a Unipol (-1,7%).
Soffrono Tim (-2%), Cnh (-1,9%) e Leonardo (-1,6%). Resistono i petroliferi Eni (+0,1%) e Saipem (+0,1%) mentre i venti di guerra infiammano il prezzo del petrolio.
In luce Inwit (+1,6%) dopo le indiscrezioni di stampa sulla possibilità che il Tesoro scenda nel capitale di Rai Way (+0,6%), riaprendo il risiko delle torri.
Avvio di giornata in rialzo per lo spread tra Btp e Bund tedeschi che, dopo le prime battute, segna 171,9 punti a fronte dei 170 della chiusura di ieri.
Il rendimento del titolo decennale italiano scende però all’1,88%. (ANSA).