Qualche anno fa nasceva, prima in America e poi in Gran Bretagna, il concetto di coliving, noto anche come community living o shared living. Si tratta di una nuova soluzione abitativa che pone al centro un gruppo di persone che condividono non solo uno spazio con aree comuni, ma anche momenti di vita quotidiana, idee, valori e, più in generale, momenti di svago.
Alla base di questo nuovo modo di abitare c’è quindi la creazione di una vera e propria comunità nella quale tutti i coinquilini sono connessi tra loro e collaborano insieme nella gestione dell’abitazione.
In questo senso, il gruppo formato da DoveVivo, Chez-Nestor e ALTIDO, pionieri del coliving, ha deciso di lanciare Joivy, una realtà che propone in varie città italiane e straniere soluzioni per chi è alla ricerca di un alloggio in cui avere sì il proprio spazio privato, ma in cui poter anche condividere la propria vita con altre persone.
Il coliving secondo Joivy
Il coliving si presenta oggi come una valida possibilità, soprattutto per i giovani o per gli studenti. Tuttavia, grazie a Joivy, è possibilie approfondire maggiormente la questione e rendere chiari quali sono le caratteristiche più importanti di questa scelta abitativa e a cosa prestare attenzione.
I vantaggi del coliving
Scegliere di vivere in coliving innanzitutto significa risparmiare. I costi degli alloggi possono essere spesso elevati, soprattutto nelle grandi città o nei centri storici. Inoltre, quando si prende casa in genere si devono anche mettere in conto i costi per l’acquisto dei mobili, per i depositi cauzionali e per le varie spese di intermediazione e di forniture di luce e gas. Il coliving elimina tutte queste preoccupazioni.
Se a questo si aggiunge il vantaggio di condividere con gli altri coinquilini il costo dell’abitazione, ecco che questa soluzione mostra di essere economica. Ma non si tratta solo di una questione di convenienza finanziaria.
Vivere in coliving significa anche condividere responsabilità, come la preparazione dei pasti o le faccende domestiche, così da creare un maggiore senso di comunità e armonia tra tutti gli abitanti. Inoltre, queste soluzioni abitative mettono a disposizione alloggi spesso già arredati e quindi pronti per essere occupati. Avere a disposizione una casa arredata dà la possibilità di trasferirsi subito e in modo leggero, senza dover acquistare oggetti per la quotidianità: soluzione che si rivela ottimale per chi desidera uno stile di vita minimalista dove ciò che conta è avere solo l’essenziale.
Se si tiene conto, infine, anche della possibilità di istaurare nuovi rapporti di amicizia e conoscere nuove persone, talvolta provenienti da altri Paesi, non si può che considerare il coliving ancora più interessante.
Gli svantaggi del coliving
Nonostante il coliving abbia varie caratteristiche uniche e affascinanti, non si può negare che manifesti anche alcuni aspetti che per qualcuno possono risultare poco attraenti.
Condividere aree comuni vuol dire infatti non avere privacy al di fuori del proprio spazio privato. Ciò significa che, per esempio, ci si può trovare in salotto a leggere un libro mentre qualcun altro sta guardando la tv. E questo, quando si è alla ricerca di un po’ di silenzio, può rappresentare un problema. Stessa cosa può valere quando qualcuno vuole riposare e altri invece devono lavorare. Trovare un compromesso in queste circostanze può essere tanto necessario quanto difficile.
Convivere con gli altri, poi, potrebbe anche significare dover affrontare di tanto in tanto liti e incomprensioni dovute alla mancanza di comunicazione o alla poca consapevolezza delle esigenze altrui. Spesso può anche capitare di trovarsi insieme a persone dal carattere completamente diverso dal proprio e quindi incompatibile.
Cosa fare se tutto questo accade? Semplicemente provare a essere più aperti al confronto, accettare gli stili di vita degli altri e fissare delle regole per una sana convivenza. In fondo, scegliere di vivere in coliving mette già in conto di dover anche sottostare a leggi comuni e trattare quando necessario.