Correva l’anno 1979 quando, per distinguere la prima agenzia immobiliare che portava il nome di Tecnocasa, venne ideato il marchio che attualmente denota il primo franchising immobiliare nel panorama italiano ed europeo. Ed è dalla viva voce del suo Fondatore, il Dott. Oreste Pasquali, ancora piena di emozione e soddisfazione dopo 40 anni, che vi raccontiamo come quel simbolo ormai entrato nelle famiglie italiane ha visto la sua origine.
“Mi sono cimentato da solo nella sua realizzazione per costruire quel segno distintivo per la prima agenzia immobiliare che allora gestivo direttamente – racconta il Presidente del Gruppo Tecnocasa Dott. Oreste Pasquali. Ho scelto il verde perché mi ispirava un senso di tranquillità, mentre la parola vera e propria nacque un giorno in cui, mentre riflettevo sul nome, mi venne in mente Ragazzoni, il pilota di formula 2 che correva allora sulla Tecno. Nacque così il termine “Tecnocasa”. “Il nome mi piaceva perché, il prefisso “tecno”, – continua Oreste Pasquali – mi richiamava il concetto di tecnologia a supporto del lavoro e allo stesso tempo di preparazione tecnica, componente fondamentale per condurre la professione, allora come oggi”.
Si dice che il tempo non si conta solo in anni, ebbene per il nostro Gruppo possiamo contarlo anche in “agenzie”: dal 1979 ad oggi sono oltre 3.200 i punti vendita affiliati nel mondo.
“Non immaginavo quanti professionisti sarebbero stati coinvolti – afferma Pasquali – e sarebbero cresciuti lavorando per contraddistinguere le nostre agenzie, per offrire servizi ai clienti secondo i principi che il marchio rappresenta: correttezza, trasparenza, disponibilità. Per questo, desidero ringraziare tutti coloro che sono nel nostro Gruppo, compresi anche i giovani che ne faranno parte, che hanno contribuito alla crescita e al successo del nostro sistema. Sono fiero di lavorare al fianco di tante persone che, insieme a me, hanno rivisitato le logiche del settore dell’intermediazione immobiliare, indipendentemente dall’anzianità di servizio. Tanta strada è stata percorsa in questi quarant’anni e sono sicuro che ne abbiamo ancora tanta da percorrere”.