Così Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, a commento dei risultati al 30 giugno 2023.
I primi sei mesi del 2023 sono stati particolarmente positivi per Intesa Sanpaolo: abbiamo
confermato la capacità di generare una redditività significativa e sostenibile con rilevante
beneficio di tutti gli stakeholders; al contempo abbiamo lanciato isybank e Fideuram Direct,
due iniziative qualificanti del nostro Piano d’Impresa che ci pongono all’avanguardia, in
termini di offerta interamente digitale alla nostra clientela. Tutto ciò confermando la centralità del programma promosso dalla banca a favore della riduzione delle disuguaglianze nel Paese.
Il modello di business unico sviluppato negli anni dalla nostra banca – con una tradizionale
forza nel settore commerciale, un posizionamento di rilievo nel Wealth Management &
Protection e un’infrastruttura digitale tecnologicamente avanzata – ci consente di trarre
benefici dal contesto attuale e, allo stesso tempo, garantirà resilienza e redditività nei futuri
scenari di lungo termine.
Grazie a questi elementi distintivi Intesa Sanpaolo è ai vertici del settore in Europa e gioca un ruolo di rilevanza unica nel nostro Paese, a beneficio della crescita economica e della
coesione della società.
Nei primi sei mesi dell’anno la crescita dei ricavi da interessi ha reso possibile l’aumento
dell’utile netto ad un valore di 4,2 miliardi di euro, di conseguenza i dividendi maturati sono
pari a 3 miliardi di euro: di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alle Fondazioni nostre azioniste, portando così un ulteriore forte beneficio ai territori di appartenenza.
Le imposte dirette e indirette generate nel semestre sono pari a 2,6 miliardi di euro, ciò
comporta un aumento di quasi 600 milioni rispetto al primo semestre 2022, con un incremento del beneficio apportato dai conti di Intesa Sanpaolo al bilancio pubblico.
La somma complessiva percepita nel semestre dalle persone che lavorano in Intesa Sanpaolo è pari a 3,2 miliardi; nel 2022 abbiamo stanziato un contributo straordinario di 1.000 euro nei confronti delle nostre Persone, esclusi i dirigenti, al fine di fronteggiare l’inflazione, per un totale di circa 80 milioni.
Quanto al rinnovo del contratto che lega le nostre Persone alla Banca, previsto a partire dal
prossimo anno, abbiamo dato immediata disponibilità all’aumento richiesto dai sindacati e
dalle Persone della banca. In una fase caratterizzata da un incremento significativo della
nostra redditività, e considerato l’aumento del costo della vita, riteniamo necessario un
intervento in grado di fare la differenza per le Persone che lavorano in banca.
Il credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel semestre è superiore ai 19 miliardi di euro; le aziende da noi sostenute nel ritorno da temporanee difficoltà alla normale operatività sono oltre 1.900 solo nel semestre, con beneficio nella salvaguardia dei posti di lavoro.
L’inflazione continua ad avere un notevole impatto, per questo abbiamo stanziato 30 miliardi di euro a favore di imprese e famiglie, dando la possibilità di sospendere o rimodulare mutui e prestiti, concedendo erogazioni a tassi agevolati e permettendo rateizzazioni a tasso zero;
questo a conferma del ruolo di riferimento di Intesa Sanpaolo per l’economia reale.
Abbiamo rafforzato le iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione
finanziaria, sociale, educativa e culturale con circa 12 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana tra il 2022 e il primo semestre 2023; inoltre abbiamo ampliato il
programma cibo e riparo per le persone in difficoltà con 28 milioni di interventi tra il 2022 e il primo semestre 2023.
I risultati solidi e positivi dei primi sei mesi dell’anno ci consentono di aumentare la previsione di un utile netto 2023 ben superiore a 7 miliardi di euro. Quest’anno potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi considerati: il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back, e l’acconto dividendo di novembre. Si tratta di risorse importanti, non solo per i nostri azionisti ma per l’economia del Paese.
Per il 2024 e il 2025 prevediamo un utile netto in ulteriore crescita, grazie ai maggiori ricavi da interessi e commissioni, al rafforzamento dell’efficienza operativa e a un costo del rischio molto contenuto.
Grazie alla prospettiva di una maggiore redditività, accelereremo ulteriormente i progetti a favore di chi si trova in situazioni di particolare disagio sociale.
Siamo convinti che la forte spinta per la trasformazione tecnologica del nostro Gruppo ci
permetterà di giocare un ruolo da leader europeo negli anni a venire.
Abbiamo già effettuato robusti investimenti – pari a 1,8 miliardi – nella nuova piattaforma
tecnologica nativa cloud (isytech), dove oltre 1.200 specialisti IT già assunti stanno portando il loro contributo di professionalità avanzate. Questa infrastruttura è l’elemento qualificante di isybank, la banca digitale del Gruppo recentemente lanciata con l’obiettivo di 5 milioni di clienti in Italia entro il 2025. Nostra intenzione è estendere progressivamente nuove offerte interamente digitali a livello internazionale, a partire dai paesi dove siamo già presenti con la Divisione International Subsidiary Banks.
Di recente abbiamo inoltre completato con successo il lancio di Fideuram Direct, la
piattaforma di Wealth Management digitale per il Private Banking, con l’obiettivo di circa
150.000 clienti nel 2025.
Siamo concretamente impegnati nel campo dell’intelligenza artificiale, per sviluppare entro il 2025 circa 140 App grazie alla competenza di 300 specialisti.
La forte spinta tecnologica comporterà un apporto aggiuntivo al risultato corrente lordo 2025 pari a circa 500 milioni di euro, non previsti nel Piano di Impresa 2022-2025.
Gli investitori di lungo termine pongono un’attenzione sempre maggiore alla capacità di
avere visione industriale e di realizzare forti innovazioni tecnologiche. Siamo convinti di essere posizionati in maniera ottimale in questa prospettiva.
Riteniamo di cruciale importanza sostenere la transizione del sistema produttivo del Paese
verso modelli sempre più orientati alla transizione ecologica e alla sostenibilità ambientale:
Intesa Sanpaolo è l’unica banca in Europa ad aver dichiarato nel Piano d’Impresa un
obiettivo specifico in termini di finanziamenti dedicati all’Economia Circolare (8 miliardi di euro in termini di volumi erogati) e, ad oggi, siamo la banca che ha effettuato il maggior numero di finanziamenti a favore dell’economia circolare.
La qualità professionale delle nostre Persone è stata ed è il fattore chiave per raggiungere
risultati solidi e sostenibili a favore di tutti gli stakeholder: a loro va il nostro grazie.