La Borsa risente dell’aumento dei tassi americani.

Il Ftse Mib perde lo 0,56%. Sul listino milanese spiccano i tonfi di Banca Mediolanum (-1,47%),

Banco Bpm (-1,56%), Cnh Industrial (-1,80%), Diasorin (-1,38%), Hera (-1,23%), Italgas (-1,275), Iveco Group (-1,93%), Nexi (-1,20%), Prysmian (-1,41%), Saipem (-1,92%), Telecom Italia (-1,28%).

Prosegue il rally di Inwit che sale del 3,97%. Bene anche Terna (+1,04%) e Banca Monte Paschi Siena (+0,61%).

Il sentiment è dominato da quanto accaduto ieri nella riunione Fed, con l’aumento di 25 punti base dei tassi di interesse e la prospettiva di un picco al 5,1% nel 2023. Il tono più cauto di Powell ha fatto precipitare il dollaro e lasciato intendere che probabilmente ci sarà maggiore cautela nel rialzo del costo del denaro.

Anche la Banca Nazionale Svizzera ha proseguito con il rialzo di altri 50 punti base dei tassi di interesse, ignorando le turbolenze finanziarie.

La crisi bancaria rimane sullo sfondo con diverse incertezze. Oggi inizia anche il Consiglio europeo che terminerà domani, 24 marzo. Giorgia Meloni si recherà quindi a Bruxelles, dove saranno trattati argomenti cruciali quali guerra in Ucraina, economia e competitività e, naturalmente la questione migranti. Il dibattito in Parlamento su questo delicato tema è stato acceso e ha visto maggioranza e opposizione ai ferri corti.

In questa cornice, lo spread Btp-Bund segna 183 punti e il rendimento del decennale italiano si attesa al 4,09%.