<<Governo e Regione Lombardia devono lavorare a un PIANO CASA LAVORATORI per
contrastare un disagio abitativo che va affrontato con misure strutturali e con una visione di lunga durata attraverso investimenti pubblici, misure e interventi urbanistici non speculativi favorendo canoni di affitto calmierati e l’acquisto sostenibile>>.
Questa la conclusione che sta alla base del dibattito organizzato dalla UIL con interventi e testimonianze di lavoratori, politica locale, docenti e mondo delle associazioni. Un momento per fare chiarezza sul tema dell’emergenza abitare a Milano e in Lombardia. Una emergenza che vede al primo posto il caro affitti che assorbe il 60-70% dello stipendio di
lavoratrici e lavoratori che guadagnano 1.300,00, 1.500,00, mensili, ma che anche stipendi che si fermano a € 1.000,00 mensili e una situazione degli sfratti che vede la Lombardia al primo posto in Italia come regione in cui si registra un aumento (+13%) per morosità.
E il dibattito parte da un’analisi del prof. Giorgio Goggi in cui viene evidenziato come lo storico “patto sociale milanese”, fondato su il lavoro e cittadinanza allargata, oggi non è più nelle priorità della politica.
Perché l’edilizia non può essere solo profitto, cemento, grattacieli, metri cubi e speculazione. Serve equilibrio, inclusione, bisogni delle persone, regole, ambiente, qualità della vita, servizi e una visione della città allargata oltre i confini della Città
Metropolitana, quest’ultima spesso citata nei convegni e nei seminari, ma poi dimenticata da tutta la politica.
Per questo si chiede il Recupero e la valorizzazione del patrimonio pubblico residenziale (sono circa 20.000 gli immobili sfitti di proprietà ALER e MM in Lombardia).
E quanto agli strumenti edilizi, non vi è alcun dubbio che negli strumenti urbanistici dei Comuni (PGT) servano misure finalizzate ad ampliare e recuperare l’Edilizia Sociale per Studenti, Giovani Coppie e Anziani, con maggiori interventi ERP anche attraverso iniziative sovracomunali. Su questo la UIL ha posto l’attenzione scrivendo al Sindaco di Milano Giuseppe Sala e a tutti i Sindaci dei Comuni capoluogo di provincia in Lombardia. Perché per la casa e l’abitare serve una visione di area metropolitana con un housing sociale vero basato sull’accesso all’acquisto delle abitazioni proporzionato al reddito dei lavoratori. Perché ci sono due cose che non sono ne di destra e ne di sinistra: la valorizzazione del sistema cooperativo per la casa e perseguire chi specula sugli affitti a lavoratori e studenti.
Moderati dal Segretario Generale Uil Lombardia Enrico Vizza, dopo i saluti del Presidente del Tribunale di Milano dott. Fabio Roia, del presidente della Fondazione ATM, Francesco Viola e la premessa del Segretario confederale Enrico Azzaro seguiranno alcune testimonianze di lavoratori e prenderà poi il via al dibattito a cui parteciperanno:
Giorgio Goggi Architetto e già assessore alla mobilità del Comune di Milano, Gabriele Bisio Vice presidente Assimpredil Ance, Carmela Rozza Consigliera della Regione Lombardia (già assessora al Comune di Milano), Paolo Panciroli CNA Lombardia , Alessandra Maggioni presidente CCL (Consorzio Cooperative Lavoratori), Enrico Marcora Consigliere del
Comune di Milano, Sara Bettinelli Vice Sindaco del Comune di Inveruno.
Le conclusioni saranno affidate al Segretario Confederale Nazionale UIL Santo Biondo