La manovra di bilancio approvata dal Governo reintroduce i voucher per il lavoro.
Una misura su cui da sempre tutta la UIL e Uil Milano Lombardia sono sempre state contrarie e che ha visto combattere dure battaglie sin dal 2015 con il Governo Renzi che le introdusse.
Per la Uil il motto parrebbe essere voucher no grazie perché come spiega il segretario generale UIL Milano e Lombardia Enrico Vizza l’obiettivo è quello di contratti regolari.
“Noi sappiamo cosa sono stati i voucher in passato. Servono delle misure che favoriscano i
contratti di Lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori devono essere pagati attraverso la contrattazione collettiva, attraverso le buste paghe regolari, attraverso una contrattazione che garantisca loro il salario ma anche i diritti. Con i voucher si tornerà indietro e si faranno lavorare le persone full time mascherando il tutto con dei part-time”.
Ma Vizza rilancia e rincara sul tema del lavoro. “Abbiamo bisogno di misure strutturali, di
ridurre il precariato, di dare delle vere prospettive ai giovani mentre la reintroduzione dei
voucher non è la risposta a nessuna delle esigenze che ha questo paese. Abbiamo bisogno di
detassare gli aumenti contrattuali, che il cuneo fiscale venga davvero abbattuto senza il
contentino contenuto nella manovra. Bisogna far recuperare ai lavoratori, alle lavoratrici e ai
pensionati e pensionate il potere d’acquisto per far fronte al caro bollette”.
Per Vizza invece si utilizzano misure obsolete, che non hanno funzionato segno della pochezza di misure strutturali che si possono mettere in campo se non quali slogan da campagna elettorale.
“La campagna elettorale è finita ed è ora di lavorare e quanto approvato non mi pare che sia
qualcosa che favorisca lo sviluppo del paese, ma lo fa ricadere nella recessione del passato.
Servono politiche attive sul lavoro che funzionino sia a livello regionale che nazionale”.