Marcegaglia non corrisponde premio di risultato, lavoratori sul piede di guerra

Un premio di risultato che, dopo l’incontro con la proprietà viene negato ai dipendenti che a 24 ore di distante protestano e manifestano per due ore davanti all’azienda.

I fatti dicono che Marcegaglia ha messo gli operai in cassa per 13 settimane ad inizio anno e poi altre 13 verso la fine (che scadono a febbraio).
Davanti a questo secondo i vertici non sono stati raggiungi gli obiettivi di produzione.
Aspetto che gli operai contestano perché, nonostante la cassa si sono sempre adoperati per arrivare alla produzione attesa.

Un aspetto questo che è piombato sui dipendenti ieri come una doccia fredda e che, appunto, ha portato a manifestare immediatamente per i propri diritti.

<<Sono già due anni che non ci vogliono riconoscere il premio di produzione – sottolinea il delegato UILM Maurizio Mamola e noi in passato abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto con la proprietà. Non comprendiamo il perché ora si alzi questo muro senza nemmeno volersi sedere ad un tavolo e trattare>>.

<<Non riusciamo a comprendere – evidenzia Vito De Gregorio segretario UILM Milano – le motivazioni di questa decisione. Quello che stiamo notando, dopo anni in cui i rapporti sindacali con l’azienda sono stati davvero buoni, che la situazione oggi sta cambiando. Marcegaglia, con i cambiamenti al ha voluto davvero alzare un muro e manda un messaggio su un cambiamento delle relazioni sindacali. Quello che vediamo è proprio una mancanza di sensibilità nel non trovare un un’intesa o una mediazione. Oggi la preoccupazione è proprio che da qui in avanti questa azienda vuole cambiare rotta sui rapporti delle relazioni sindacali. Ma se questo fosse vero i dipendenti sono pronti alla lotta>>.