Ospite alla trasmissione “Coffee Break” su La7, Rosario Rasizza, presidente di ASSOSOMM (Associazione italiana della Agenzie per il Lavoro), ha enunciato quello che il conduttore Andrea Pancani ha definito il “Lodo Rasizza”: «Quanto lavoro nero non intercettato c’è ancora in Italia? Tantissimo. Quanti appalti irregolari ci sono? Ma dobbiamo necessariamente arrivare allo scandalo della grande distribuzione per capire che quel settore, con le cooperative, non funziona? Una sola domanda: ma perché noi Agenzie per il Lavoro dobbiamo rilasciare una fideiussione bancaria pari al 2% del nostro fatturato, nel nostro caso 16 milioni di euro, a favore del Ministero, mentre le cooperative non hanno questo obbligo e possono aprire e chiudere in 24 ore? Facciamoci queste domande, partiamo da alcuni concetti basilari. Noi abbiamo l’autorizzazione ministeriale, la devono avere anche tutte le cooperative che aprono e che devono dimostrare di poter restare in piedi e poter pagare regolarmente i lavoratori. Abbiamo bisogno di cose semplici».
Rasizza ha poi sottolineato l’importanza della formazione nel mondo lavorativo odierno: «Attualmente gli aspetti positivi sono che le aziende cercano lavoratori, cercano competenze e non riusciamo a trovarli. Facendo un giro recentemente nelle filiali in Veneto, ho notato che non c’è un capannone in cui non compaia il cartello “Cercasi operai, cercasi falegnami, cercasi tornitori…”. Erano tanti anni che non vedevo più questo tipo di cartelli. L’aspetto negativo è che gli imprenditori devono capire che le competenze oggi vanno pagate, le persone vanno pagate, al di là dei contratti collettivi nazionali. Molto spesso chiedono alle nostre agenzie per il lavoro la figura “IT and Digital” ma vogliono pagare queste figure in maniera non corretta: molte di queste figure lavorano in smart working dalla loro camera perché dall’Irlanda gli hanno fatto un contratto da 50mila euro all’anno mentre gli imprenditori vogliono pagarle 30-35mila euro, quindi c’è un “mismatch” rilevante. Ci sono aziende che cercano e ci sono lavoratori – ha proseguito Rosario Rasizza – che non sono in grado di ricoprire le posizioni che servono. Oggi la parola d’ordine è formazione: bisogna fare un piano nazionale di formazione importante. Come Agenzie per il Lavoro abbiamo investito nel 2023 soldi nostri pari a 300 milioni di euro, abbiamo formato oltre 3 milioni di lavoratori, perché questo è quello che serve alle aziende: persone che immediatamente siano fruibili e persone che possano immediatamente entrare in azienda e assicuro che l’azienda le assume volentieri a tempo indeterminato. Ricordo inoltre che dei 500mila lavoratori che domani andranno a lavorare tramite un’Agenzia per il Lavoro, 150mila sono assunti a tempo indeterminato, che è la massima garanzia oggi possibile in Italia», ha concluso Rosario Rasizza, Presidente di ASSOSOMM.
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