Monza polmone della locazione milanese. L’interessante prospettiva è stata spiegata da Martina Sassoli, Assessore alle Politiche del Territorio del Comune di Monza al workshop “Le infrastrutture e la riqualificazione del territorio” svoltosi nel capoluogo brianzolo a cura della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi in occasione della presentazione dei prezzi degli immobili di Monza e Brianza, primo semestre 2019. Presenti gli osservatori di Assoedilizia, Proprieta’ Edilizia-Milano.
Infatti, ha aggiunto Sassoli, Milano ha un’offerta insufficiente di alloggi in locazione ordinaria ; giusto il contrario di quanto accade a Monza dove l’offerta supera la domanda, almeno per ora. Anche per quanto riguarda il mercato residenziale la prospettiva a medio e lungo termine, dopo anni di caduta libera, è destinata a migliorare.
L’ arrivo della Metropolitana nei prossimi anni convoglierà su Monza non solo i milanesi, ma anche i residenti dell’hinterland.
Questo è il mercato immobiliare residenziale di Monza città nei primi sei mesi del 2019: i prezzi medi delle case si attestano a 2.826 €/mq per gli appartamenti nuovi. Si va dai 4.700 €/mq in media del centro storico per arrivare ai prezzi più contenuti dei quartieri periferici (2100-2150 €/mq). Sono questi alcuni dati che emergono dalla “Rilevazione dei prezzi degli Immobili” realizzata da una Commissione di rilevazione composta dalle principali associazioni di categoria ed ordini professionali del settore.
Anche in Brianza il mercato immobiliare è stabile: i prezzi delle case nuove valgono mediamente 1.954 €/mq.
Si va da un massimo di 3.200 €/mq di Vimercate centro a 2.500 €/mq di Arcore e a 2.100 €/mq di Cesano Maderno, mentre per il Caratese i prezzi medi si attestano a 2.050 €/mq. In Brianza i Comuni dove si registrano i prezzi più elevati per gli appartamenti nuovi sono Vimercate (massimo a 3.200 €/mq), Brugherio (2.900 €/mq) e Villasanta (€/2.800 mq). Comprare una casa nuova è invece più conveniente a Busnago e Ceriano Laghetto (quotazioni a partire da 1.450 €/mq) e Burago Molgora e Cogliate (1.500 €/mq).
Gli affitti. Crescono i prezzi degli affitti a Monza, dove si registra un canone medio annuo di 61 €/mq per appartamenti di oltre 70 metri quadri non arredati (+0,5%), mentre in Brianza si registra una variazione nulla in sei mesi, per un canone medio di 64 €/mq/anno. Per monolocali e bilocali affittati arredati, le locazioni crescono maggiormente a Monza città (+1% in sei mesi), con un canone medio di 445 €/mese, rispetto alla Brianza (+0,5%) dove il valore si attesta a 416 €/mese.
Secondo la già citata Sassoli, “a Monza stiamo investendo sulla qualità puntando sul valore progettuale ed edificatorio come cifra stilistica dello sviluppo urbano del nostro capoluogo, la terza città della Lombardia: un luogo che le persone scelgono per vivere anche apprezzandone i tanti aspetti che contribuiscono a migliorare la qualità della vita. La capacità di coniugare sviluppo edilizio e tutela dell’ambiente in chiave innovativa è la scommessa da vincere per le città più moderne, capaci di guardare al futuro, anche seguendo i più avanzati benchmark nazionali e internazionali. In questo senso constatiamo che anche il mercato, da questo punto di vista, sta premiando le nostre scelte”. Scelte che riguardano anche il recupero di 800.000 mq di aree dismesse (ex fabbriche dopo la deindustrializzazione) situate in prevalenza lungo il Lambro, quindi in posizioni panoramiche ideali, fattore non ultimo dell’interesse dimostrato da investitori nazionali e stranieri.
“Oltre alla bellezza oggettiva di un luogo ed alla sua storia – ha affermato Beatrice Zanolini, Consigliere Camera di commercio – l’attrattività di un territorio si misura attraverso molti fattori tra i quali i servizi facilmente fruibili, le infrastrutture efficienti, le attività commerciali capillari, i prodotti immobiliari adeguati: elementi determinanti per una migliore qualità della vita e per una maggiore produttività delle imprese. Anche grazie al progetto VISIT MONZA E BRIANZA, la Camera di commercio propone e promuove progetti a sostegno delle proprie imprese, ascoltando le esigenze del mercato. Perché l’identità di un territorio si misura anche dalle relazioni tra chi lo vive”.
Ha sostenuto Giulio Carpinelli, vice presidente Fimaa Milano Lodi Monza Brianza: “Il mercato immobiliare rimane un osservato speciale in un quadro economico generale del Paese che fatica a farsi leggere in maniera univoca . Ma per riuscire a leggere in modo globale l’andamento del mercato immobiliare (generalmente coincidente, per il numero di transazioni più significativo, con quello residenziale) è assolutamente necessario rivolgersi anche alle valutazioni di percezione del mercato che gli operatori hanno: in una parola il “sentiment”. E il clima di positività, lucida e non euforica, che gli operatori registrano per il futuro a breve termine influenza già le scelte di chi ha deciso di investire ed acquistare. Per questo, nonostante i prezzi che continuano a restare stabili e con oscillazioni quasi ininfluenti, si può parlare in termini positivi del mercato di Monza e Brianza.”
“Per questo primo semestre 2019 i valori degli immobili nella città di Monza e in Brianza in generale – ha sostenuto Andrea Marietti, Vice Presidente Commissione Prezzi Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – risultano fondamentalmente stabilizzati, seppure a fronte di un aumento del numero degli scambi rilevatosi costante a partire dall’autunno 2018. Gli operatori immobiliari stanno tornando ad interessarsi al mercato, soprattutto di Monza, in vista dei nuovi allacciamenti infrastrutturali previsti.”
Ha commentato Ivano Giovanni Brambilla del Collegio Geometri Monza Brianza. “I segni rilevati sono chiari, i prezzi tengono le posizioni e qualche cosa tende a salire nel centro di Milano, Monza. Tradizionalmente in provincia si attende l’onda lunga della crescita del mercato milanese ma in questa situazione poco fluida l’onda fatica a crescere e ad arrivare in provincia. Si mantengono le posizioni acquisite nel precedente semestre”.
Per Ada Rosafio di Anama: “La tipologia più richiesta sul mercato è il trilocale, scelto come obiettivo della compravendita dal 56,2% dei potenziali acquirenti, la tipologia più offerta sul mercato è sempre il trilocale, che compone il 37,5 % dei portafogli delle agenzie. Dopo un biennio di stabilità cresce leggermente la richiesta immobiliare orientata all’investimento, portandosi in linea con la media nazionale che è del 18,4%.
La disponibilità di spesa nel 32,3% dei casi si concentra nella fascia tra 120 e 169 mila €, in lieve aumento rispetto ad un anno fa anche grazie ai buone tassi di mutuo”.