MM, si prevede tenuta del bilancio ma ci sarà shock per costi energia.

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Nel 2022, secondo le previsioni, i ricavi di Mm Spa, la multiutility che ha in gestione il patrimonio delle case popolari del Comune e altri servizi come quello idrico, cresceranno di 28,3 mln (passando da 217,4 del 2021 a 245,7 mln), ma anche i costi operativi aumenteranno di 36,1 mln (da 158,3 a 194,5 mln) con il risultato di un utile netto atteso di 5,2 milioni di euro, inferiore di 8,5 mln rispetto a quello dello scorso anno. E’ quanto emerso questo pomeriggio nel corso della commissione consiliare convocata per fare il punto sul budget di Mm Spa previsto per il 2022. In particolare tra i costi, l’aumento più evidente è legato all’energia e al gas. La spesa per servizi e materiali passerà da 59 milioni del 2021 a 83 milioni nel 2022. Un aumento di 24 milioni legato per 16 milioni alle componenti del gas e dell’energia elettrica i cui prezzi sono aumentati quest’anno in modo consistente, rispetto al 2020 quando Mm era riuscita a comprare a un prezzo fisso l’energia, ottenendo un prezzo particolarmente favorevole. ll costo del personale avrà un aumento di 8milioni di euro, con una riduzione dell’incidenza dal 38 al 37 per cento dei ricavi, mentre le spese generali rimarranno stabili sull’8 per cento passando da 17milioni del 2021 a 21 milioni di euro nel 2022.

“Se non ci fosse stato questo shock dovuto alla componente energetica, le percentuali sarebbero in linea se non migliorative rispetto all’anno precedente”, ha spiegato Simone Dragone, presidente di Mm, precisando che quindi si può parlare “di una tenuta del budget del 2022 nonostante le difficoltà del periodo”.

“L’altro punto sono gli importanti investimenti dell’ultimo triennio dove noi abbiamo sempre operato l’85 per cento del piano d’ambito. Nel 2022 l’obiettivo è continuare su questo trend positivo”, ha aggiunto Dragone.

“E’ cambiato radicalmente, dalla pandemia in poi il profilo di consumo delle utenze idriche della città di Milano. Avevamo un tempo un afflusso di cittadini pendolari in città, ‘city user’ che portavano ad avere in città due milioni di abitanti equivalenti. Per quanto riguarda i consumi, oggi ci posizioniamo su curve a livelli molto più bassi. In particolare, durante la stagione estiva giugno-luglio, Milano regista consumi molto più bassi che in passato”. Lo ha fatto sapere Stefano Cetti, direttore generale di Mm, oggi nel corso della commissione consiliare convocata per illustrare il budget 2022 della società.

Per quanto riguarda i fondi del Pnrr, “in questo momento stiamo lavorando come proponenti a un progetto di realizzazione di gestori del depuratore di Nosedo per l’autoproduzione di energia del biogas, biometano e recupero fosforo”. Lo ha fatto sapere Stefano Cetti, direttore generale di Mm, oggi nel corso della commissione consiliare del Comune, convocata per illustrare il budget del 2022 della società. “Il tema dell’energia oggi per un gestore di servizio idrico a livello nazionale diventa veramente cruciale. E’ davvero la spina nel fianco che tutti dobbiamo affrontare, quindi tutte le iniziative che in qualche modo possono portare, anche utilizzando i fanghi, a produzione di energia elettrica, sono naturalmente da privilegiare”, ha proseguito Cetti. “Per quanto riguarda la necessità di avere delle alternative rispetto a quello che è risparmio energetico e quindi tutte quelle opportunità che bisogna cogliere per essere più efficienti rispetto alle alla spesa di energia elettrica e gas”, ha aggiunto. Cetti ha poi comunicato che Mm lavora a un altro bando sulla riduzione delle perdite idriche: “L’altro bando che è in uscita è più mirato alla riduzione delle perdite idriche. Occorre fare una piccola apertura sull’approccio su quello che in questo momento si sta vedendo per quanto riguarda la canalizzazione dei finanziamenti per quanto riguarda il mondo legato alla gestione degli acquedotti fognature e depurazione a livello nazionale. La percezione molto chiara è che i primi soldi si stanno si stanno indirizzando verso quelle tematiche e quindi quelle aree geografiche dove più è presente il problema delle perdite idriche”, ha concluso Cetti.