Archiviare, condividere e proteggere file e dati: oggi questa è una delle funzioni basilari di qualsiasi imprenditore. Anzi in realtà basta essere un qualsiasi cittadino per avere necessità di sapere come salvaguardare la quantità di documenti che transitano sul computer tramite email o scaricati da portali web. Qualche informazione in merito ai rischi che si corrono se non si mettono in pratica i corretti comportamenti per assicurarsi che i propri file restino integri e al sicuro, quindi, sarebbe utile a chiunque. C’è però una differenza sostanziale: se è un privato cittadino a perdere i propri documenti, il danno – più o meno grande – è solo suo. Se accade a una azienda le conseguenze ricadono anche sui clienti e sull’andamento stesso dell’attività.
Per questo, forse con l’unica eccezione di un libero professionista che opera in autonomia e ha buone conoscenze di archiviazione dei file, qualsiasi attività ha bisogno di mettere in atto efficienti strategie di cyber security. Questo non è un lavoro che si possa improvvisare: servono conoscenze tecniche e strumenti all’avanguardia, considerando la rapidità con cui i software si trasformano e quindi diventano obsoleti. Un punto di riferimento nel settore è Polo Digitale, i cui servizi in merito alla cybersecurity sono ben dettagliati a questo link: https://www.ilpolodigitale.com/cybersecurity/
I rischi di una rete aziendale senza difese
Polo Digitale, con sede a Reggio Emilia, è nata nel 2016 con la mission principale di sostenere le aziende nel percorso di digitalizzazione. Parte basilare di questa trasformazione è assicurare la protezione dei documenti e dei dati. Certo l’archiviazione digitale comporta notevoli vantaggi, in termini di spazio e di tempo, oltre alla facilità di consultazione per tutti i collaboratori da diversi luoghi. Ma se non si sa come proteggerli possono essere a rischio di attacco hacker.
I pericoli sono principalmente di due tipologie, che si intersecano l’una con l’altra: la prima è l’aspetto tecnico, il secondo, conseguente, quello legale. In merito al secondo punto, bisogna ricordare che mettere in atto dei sistemi di sicurezza della rete aziendale è un obbligo di legge, con particolare riferimento alla protezione dei dati sensibili dei clienti. Veder violato il proprio database quindi non è solo un danno concreto, con l’eventuale perdita dello storico della propria clientela, ma è anche un grande danno di immagine. Significa tradire la fiducia dei customer, i quali hanno affidato le proprie informazioni personali dando per scontato che fossero al sicuro.
Basterebbe già questo per spingere a mettere in atto quanto prima tutte le protezioni del caso. Ma ancora più numerosi sono i rischi di tipo tecnico.
Il possibile blocco della rete
Un attacco informatico ha spesso come obiettivo quello di bloccare l’intera rete aziendale. Il danno può essere più o meno grande a seconda di quanto tempo richieda l’interveto tecnico per ripristinare il sistema, o quanti settori siano interessati.
La posta elettronica è uno dei comparti colpiti più di frequente e, se bloccata, rischia di isolare i collaboratori o impedire il rapporto con i clienti. Un altro luogo virtuale da difendere è il cloud, dove vengono caricati i documenti – spesso anche i più importanti – affinché siano condivisi fra tutti coloro che vi devono accedere: talvolta si parla di decine di persone. Una intromissione dall’esterno rischia di far perdere, a volte per sempre, dati preziosi per l’andamento dell’attività stessa.
Il concetto di vulnerabilità
Ma come si fa a sapere se la propria rete IT è al sicuro? Difficile analizzare la situazione se non si è esperti del settore. Per questo il primo passo che compiono i tecnici di Polo Digitale è effettuare un Vulnerability assessment, uno schema del livello di sicurezza dell’intero sistema informatico. Con uno schema di data science viene assegnato un punteggio a ogni area, individuando con precisione i punti più deboli della rete. In questo modo è possibile intervenire stilando una priorità di urgenze da risolvere al fine di portare ogni elemento della rete IT al massimo livello di impenetrabilità possibile.