Gioco d’azzardo in Italia: il ruolo della Generazione Z e l’impatto della Silver Age

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Il gioco d’azzardo in Italia è senza alcun dubbio uno dei settori più floridi e che appare, dati e statistiche alla mano, in costante e continua crescita.Per spiegare al meglio la questione, è importante fare riferimento ai numeri, che alla fine fanno sempre la differenza.

A supporto di questa breve analisi, viene uno studio pubblicato dalla redazione di VinciTu nella sezione news del proprio sito. Secondo i dati rielaborati da VinciTu, ben 14 milioni e mezzo gli italiani hanno ammesso di aver giocato almeno una volta l’anno. Percentualmente, si sta parlando di oltre il 36% della popolazione italiana. Questo è un fenomeno trasversale che attraverso differenti generazioni. Infatti il 60% sono adulti, con il 25% che ha più di 65 anni, appartenenti dunque a quella che si chiama Silver Age e più affine alle dinamiche del gioco terrestre.

Ma il boom dell’online ha portato alla diffusione del gioco d’azzardo tra i giovani italiani. Nel 2023, infatti, la quota del gioco online ha rappresentato il 56% del totale, con una raccolta superiore di 17 miliardi rispetto al gioco fisico. Concentrandosi sull’anno passato, emerge che il 42% della popolazione compresa tra 14 e 19 anni, ha iniziato a giocare d’azzardo, magari per semplice emulazione di un genitore o di un parente. Una tendenza in crescita soprattutto tra i membri della Generazione Z. Secondo i dati riportati dalla redazione di VinciTu, il 17% dei giovani si avvicina al gioco d’azzardo influenzato dall’esempio di un genitore o di un parente che scommette regolarmente, mentre il 12% inizia a giocare perché spinto dalla pratica comune tra i propri amici. Le nuove generazioni si concentrano in particolar modo sui vari casinò online, ma anche sulle scommesse sportive e sui giochi di carte, non solo il poker.

La transizione dal terrestre all’online, la cui incidenza nella spesa cresce ogni anno, sta riportando progressivamente l’equilibrio tra i due comparti della filiera. Tuttavia il gioco presenziale resta sempre una realtà molto diffusa nel nostro Paese e chiave per lo stato di salute della filiera. Per quanto riguarda la nostra Regione, sempre secondo i dati proposti da VinciTu, la Lombardia si conferma la regione con la maggiore spesa per il gioco terrestre, che nel 2023 ha raggiunto i 7,204 miliardi di euro. Alle sue spalle la Campania con una spesa di 4,349 miliardi di euro, mentre il Lazio completa il podio con 3,902 miliardi di euro.

Dati alla mano, il settore del gioco in Italia è in piena espansione e gli esperti prevedono un aumento continuo, stimato tra il 10% e il 12% all’anno nei prossimi cinque anni. A trainare questa crescita sarà soprattutto l’implementazione delle nuove tecnologie all’interno delle piattaforme online e nei punti di gioco autorizzati nel territorio. Resta solo da vedere che effetti avranno sulla filiera del gioco pubblico i nuovi decreti sul Gioco approvati negli ultimi mesi dal governo Meloni.