La fiducia come pilastro del successo negli affari: relatori di altissimo livello da tutta Italia ne hanno discusso all’evento organizzato dall’agenzia SEO milanese Natural Index.

Grande interesse quello riscosso dall’evento “Trust in business: una prospettiva multisettoriale”, organizzato dall’agenzia SEO milanese Natural index, tra i maggiori player europei nell’ottimizzazione dei motori di ricerca. Svoltosi al Novotel Ca’ Granda del capoluogo lombardo il 10 maggio, l’evento ha visto la partecipazione di speaker di eccezione come BasicNet, Bending Spoons, Carter&Benson, Flowe, 6Sicuro e Volksbank, che hanno offerto spunti di riflessione e know-how al pubblico presente in sala, oltre a condividere la loro visione e le loro esperienze.

Fulcro dell’incontro è stato proprio il “trust”, inteso come i rapporti di fiducia che rappresentano un patrimonio di immenso valore per ogni azienda in qualunque settore. Da parte sua Natural Index, agenzia specializzata nella SEO (acronimo inglese che sta per search engine optimization) e player di rilievo europeo nella definizione e implementazione di strategie per accrescere la visibilità organica di un sito web, ha puntato da subito sulla SEO naturale come modo per accrescere il trust – e quindi la visibilità – di un sito web in modo stabile nel tempo.

Andrea Santo Sabato, Head of SEO di Natural Index, ha spiegato che «non esiste un concetto univoco di trust per i motori di ricerca. Sostanzialmente si tratta di un valore numerico assegnato attraverso degli algoritmi. Tanto più alto sarà il valore assegnato da un motore di ricerca a un sito web, tanto più questo potrà ambire ad avere maggiore visibilità e maggior traffico per parole chiave determinate. Per le aziende, raggiungere posizionamenti organici migliori è una sfida continua».

Tuttavia il trust assume significati molto diversi, seppur sempre importanti e attuali, per ognuna delle realtà che si sono confrontate sul tema durante l’incontro. Lo ha spiegato Giacomo Galbusera, CEO di Natural Index, salutando il pubblico in sala: «Questa sera abbiamo voluto invitare alcuni amici di realtà che crediamo incarnino bene il concetto di trust, in modi molto diversi ma fondamentali. Speriamo che i contenuti di questa sera vi possano interessare e magari anche ispirare».
In ognuna delle sue declinazioni il trust è fondamentale perché un’impresa – che sia una PMI o una multinazionale – possa confrontarsi quotidianamente, con serenità ed efficienza, con clienti, stakeholder, utenti e partner, ma anche con le persone che ne fanno parte.

D’altra parte un’azienda può affrontare le sfide e complessità del mercato solo se costruisce rapporti di fiducia solidi, sia tra le persone che compongono il suo team che con i suoi fornitori e partner. «Il trust è l’unico modo per far crescere al massimo il potenziale delle persone, perché solo così hanno modo di mettere alla prova tutto il loro talento e imparare molto più velocemente» ha spiegato Matteo Danieli, co-founder di Bending Spoons. «Noi dobbiamo poterci fidare. Se vuoi scalare un’azienda, un servizio, non puoi fare tutto da solo, ti devi fidare» ha affermato Sylvain Querné, CEO di 6Sicuro. «Non vedo altri modelli organizzativi se non quelli basati sulla fiducia, per me quelli basati sul comando sono assolutamente superati» ha proseguito poi William Griffini, CEO di Carter&Benson.

Ma il trust è legato anche ai valori di un’azienda e, naturalmente, all’immagine che riesce a creare e mantenere agli occhi dei propri clienti. «Noi siamo un’azienda che gestisce una rete di fiducia intorno alla proprietà intellettuale, i nostri marchi, con l’obiettivo primario di aumentare il valore di questi marchi. La sfida per noi consiste nel capire come coltivare ogni giorno il sistema che mantiene, alimenta e favorisce questa rete di fiducia» ha sottolineato Nicolò Ammendola, Head of Ecommerce di BasicNet.

«Per noi la fiducia è un ingrediente fondamentale. Il cliente si fida del consulente che lo conosce, e viceversa: il consulente conosce bene il cliente e così riesce a servirlo nel modo più appropriato» ha detto Andrea Saretta, Head of Digital & Multichannel Marketing di Volksbank. Visioni diverse del trust ma che hanno in comune qualcosa: «Il perchè, fondamentalmente. Non trovo che ci sia una differenza nel concepire il concetto di fiducia, ma c’è un modo diverso di declinarlo. Riuscire a costruire la fiducia implica che, prima di dire cosa faccio e come, devo capire perché lo faccio» ha detto Nicola Fontana, CMO di Flowe.