Dal 4 al 15 ottobre, Università Vita-Salute San Raffaele (Milano) porterà alla XXI edizione di BergamoScienza il laboratorio interattivo “Medicina hi-tech – L’Intelligenza Artificiale al servizio della salute”.
Nello stand, allestito presso il BergamoScienceCenter, sede dell’Associazione BergamoScienza, in viale Papa Giovanni XXIII n. 57, a Bergamo, sarà possibile vestire i panni di un medico di pronto soccorso, utilizzando l’intelligenza artificiale come supporto per definire il percorso di cura più adeguato per i pazienti presi in carico nella simulazione.
Nella scenografia di un piccolo Pronto Soccorso ricreato ad hoc, adulti e ragazzi dai 14 anni in su si metteranno alla prova con un percorso guidato dove scopriranno in che modo l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore della medicina, supportando i medici nel migliorare la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie.
Partner dell’iniziativa, Microsoft Italia e Porini, che hanno sviluppato per l’evento una demo multimediale che simula la piattaforma sperimentale, nata durante la pandemia da Covid-19, per stratificare in pochi minuti il livello di rischio clinico e definire il più adeguato percorso di cura dei pazienti affetti dal virus. Un sistema di comprovata validità, in via di estensione ad altri ambiti, come quelli della cura del tumore del polmone non a piccole cellule, del diabete e delle patologie cardiovascolari, come risultato della partnership strategica tra Università Vita-Salute San Raffaele, IRCCS Ospedale San Raffaele e Microsoft Italia (con Porini e Orobix come aziende partner di Microsoft).
L’obiettivo del laboratorio è quello di far comprendere al grande pubblico l’Healthtech – la medicina del futuro – che coniuga intelligenza artificiale e salute, non senza approfondire anche gli aspetti etici collegati alla tematica. L’intelligenza artificiale ha, infatti, il potenziale per apportare enormi benefici in ambito sanitario; tuttavia, solleva questioni etiche che devono essere considerate attentamente, per garantire un utilizzo responsabile e allineato ai valori della società.
“Medicina hi-tech”, insomma, è un’occasione per esplorare potenzialità e limiti dell’IA in Medicina in modo innovativo, curioso e divertente, come nello spirito del celebre festival.