Il 14 settembre p.v. dalle ore 15:00 a Palazzo Pirelli via Fabio Filzi Milano, si svolgerà l’incontro “OCCUPAZIONE FEMMINILE IN LOMBARDIA. I RAPPORTI BIENNALI DELLE IMPRESE PRIMA E DOPO IL COVID: CRITICITÀ E PROPOSTE”, organizzato dall’Ufficio della Consigliera di Parità regionale.
Interverranno Anna Maria Gandolfi e Valeria Gerla, Consigliere di Parità regionali effettiva e supplente, Raffaello Vignali, Direttore scientifico PoliS-Lombardia, Eloisa Dacquino, per CGIL, CISL e UIL, Marialisa Boschetti, Presidente regionale Impresa Donna – CNA Lombardia, Valeria Innocenti, Direttore Area Lavoro e Previdenza – Assolombarda, Giovanna Mavellia, Segretario Generale – Confcommercio Imprese per l’Italia – Lombardia, Anna Maria Piccione, Presidente Donne Impresa – Confartigianato Lombardia, Potito Di Nunzio, Presidente del Consiglio provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano
Partendo dall’analisi dei Rapporti biennali del personale maschile e femminile sulla situazione del personale delle imprese lombarde, che le aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti sono obbligate a produrre con cadenza biennale, verranno condivisi con le rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, e con consulenti del lavoro, criticità e proposte per sostenere l’occupazione femminile.
“Le imprese lombarde con oltre 50 dipendenti, rispondenti all’indagine 2021, sono 7.549 e costituiscono meno del 3% delle imprese con sede legale e con dipendenti sul territorio lombardo; tuttavia, sono un aggregato molto consistente in termini di risorse umane e rappresentano oltre la metà del totale degli addetti nelle imprese lombarde con dipendenti” afferma Anna Maria Gandolfi, Consigliera di parità regionale, “e la lettura di questi dati evidenzia, ancora oggi, la persistenza di alcuni fenomeni che ostacolano la piena occupazione femminile, come la segregazione settoriale, la minore presenza delle donne tra le qualifiche professionali più redditizie nonché nelle tipologie contrattuali più stabili, il divario salariale ancora a favore degli uomini. I dati regionali e quelli nazionali ci dicono che siamo ancora molto distanti dal raggiungimento della parità di genere, per questo le Consigliere di parità , consapevoli che c’è ancora molto da fare, sono a disposizione dei soggetti del territorio per fare una rete forte al reale contrasto alle discriminazioni di genere sul lavoro”.