La fase attuale appare caratterizzata da una ‘policrisi’ in cui crisi economiche, sociali e climatiche si intrecciano sempre più frequentemente e sono meno prevedibili del passato. Tale quadro, al contempo, crea un contesto competitivo molto più fluido e complesso per il sistema delle piccole e medie imprese (PMI) che, peraltro, si trova a operare in uno scenario mondiale che ha toccato livelli di finanziarizzazione dell’economia mai raggiunti nella storia, con una crescente volatilità e una pressante necessità di diversificazione delle fonti. ‘Ci tengo a sottolineare la trasversalità politica dei partecipanti alle tavole rotonde che hanno animato il convegno – Spiega Giovanni Natali, Presidente AssoNEXT – lo sviluppo delle PMI e la finanza per la crescita dell’economia del Paese, pur con sfumature e prospettive diverse, sono state analizzate dai protagonisti del mercato, da chi deve legiferare e regolamentare e da chi vigila e sanziona. Tutti con un obiettivo comune. EGM di Borsa Italiana, oggi, è uno dei mercati borsistici più efficienti e performanti dell’Unione europea e si può esserne, una volta tanto, orgogliosi’.
Per Federico Freni, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ‘in Italia non può esistere vera crescita senza una maggiore attenzione allo sviluppo e alla competitività dei mercati finanziari. Non possiamo illuderci che la resilienza della dorsale produttiva sia infinita: dobbiamo accompagnare il processo di crescita e sviluppo delle nostre PMI sul mercato dei capitali incoraggiando lo sviluppo digitale, strutturando un miglior accesso ai mercati e garantendo un livello di regolazione ed enforcement amministrativo più efficace ed efficiente’.
Secondo Anna Lambiase, Vice Presidente AssoNEXT, ‘EGM ha dimostrato in questo ultimo decennio una crescita rilevante sia in termini di capitalizzazione che di raccolta di capitale pari a oltre 5,5 miliardi di euro, generando impatti positivi sull’economia nazionale a livello di occupazione e di performance economico-finanziarie con un giro d’affari di 7 miliardi di euro, + 33% rispetto al 2020. Secondo le analisi dell’Osservatorio PMI EGM le società quotate hanno realizzato nell’ultimo biennio 149 acquisizioni per un investimento complessivo di 971 milioni di euro. È necessario continuare a stimolare una crescita di qualità con l’ingresso in Borsa di PMI eccellenti nel loro contesto competitivo, con buoni fondamentali e una logica di crescita sana e sostenibile che potrà portare un beneficio importante alla creazione di valore del Paese incrementando il dato occupazionale e riducendo il gap esistente rispetto ai ‘growth markets’ europei, direzione verso la quale AssoNEXT sta orientando le proprie policy’.
Per Fabrizio Testa, ad di Borsa Italiana Euronext Group, ‘molti imprenditori italiani, anche a seguito del cambio generazionale, guardano al mercato dei capitali con un approccio e una mentalità differenti rispetto al passato. La quotazione in Borsa rappresenta un’opportunità per crescere, internazionalizzarsi, acquisire visibilità nelle proprie filiere e attrarre talenti. È importante rispondere a questa domanda, lavorando insieme agli stakeholder pubblici e privati, come abbiamo fatto con Euronext Growth Milan, mercato di crescita per PMI, vera spina dorsale dell’economia italiana. L’esperienza, condotta in collaborazione con la comunità degli operatori, oggi qui rappresentata da AssoNEXT, ha consentito di raggiungere numeri importanti: dalla sua costituzione si sono quotate su Euronext Growth Milan oltre 285 società, che hanno raccolto quasi 6 miliardi di euro, di cui l’85% in aumento di capitale. EGM è stato anche il trampolino di lancio per 23 aziende che si sono, negli anni, trasferite sul mercato principale’.
Secondo Giulio Centemero, Membro della Commissione Finanze della Camera: ‘È fondamentale fare cultura su quanto i mercati dei capitali siano utili per l’economia reale. Iniziative come queste sono importanti per stimolare il dibattito a livello istituzionale, avanzare proposte e sfatare i falsi miti che vogliono la finanza solo speculativa‘. Massimo Segre, Presidente Directa SIM, aggiunge che: ‘La Tobin tax non solo non ha creato il gettito a suo tempo stimato ma, al contrario, ha addirittura ridotto il gettito complessivo dell’Erario. Auspico quindi che il legislatore spazzi via quest’inutile orpello del passato. Si tratta di un’abrogazione necessaria che porterà anche più occupazione e, quindi, maggiori entrate IRES, IRPEF e contributi’.
Maria Antonietta Scopelliti, Segretario Generale Consob, ricorda poi come la Consob, ‘insieme ad altri attori del sistema finanziario, è impegnata da tempo in uno sforzo di semplificazione normativa con l’obiettivo di contribuire a canalizzare il risparmio degli italiani verso l’economia reale. Con le ultime modifiche al Regolamento Emittenti abbiamo introdotto l’opzione dei prospetti informativi in inglese e semplificati. Abbiamo già visto il primo caso di applicazione. È una novità apprezzata dal mercato. Dobbiamo adoperarci per rendere più competitivo il nostro mercato finanziario‘.
Lukas Plattner, Comitato Scientifico AssoNEXT, rileva invece che: ‘la crescita del made in Italy è uno dei principali obiettivi attuali e futuri dell’economia del Paese. Il 40% delle PMI ha meno di 10 dipendenti, il doppio della Germania e della Francia, per contro se le PMI del Made in Italy avessero la struttura dimensionale di quelle tedesche, il prodotto per addetto nell’industria e nei servizi sarebbe superiore di oltre il 20%, sopravanzando anche il livello della Germania. Da qui l’esigenza di avere mercati dei capitali competitivi e accoglienti per supportare lo sviluppo delle PMI e del nostro Made in Italy’.