Porte chiuse, Confcommercio: da Prrefettura decisione di buon senso.

Da Confcommercio Milano apprezzamento per la decisione emersa dopo la riunione in Prefettura del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di un rinvio, non oltre lo stato di emergenza sanitaria, dell’entrata in vigore, inizialmente prevista il 1° gennaio, dell’obbligo di mantenere chiuse le porte dei negozi (con l’eccezione dei punti vendita dotati delle cosiddette lame d’aria). “E’ un provvedimento di buonsenso che viene incontro a molte attività commerciali – soprattutto nelle vie secondarie, in periferia, vicine ai cantieri della M4 – sprovviste di lame d’aria o di ingressi con isolamento termico. E si pensi ora a un bando con il quale dare ai negozi un contributo per sostenere le spese, tutt’altro che irrilevanti, necessarie all’adeguamento per le barriere d’aria”, dichiara Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa vie di Confcommercio Milano. “Un rinvio era assolutamente necessario. Registriamo con soddisfazione l’attenzione emersa dopo il nostro appello per una proroga. Un plauso anche ai consiglieri comunali che hanno recepito le nostre osservazioni – sottolinea Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano – L’aerazione dei locali è ancor più importante in questa fase critica di forte risalita dei contagi Covid: per la salute di chi lavora nei negozi e dei clienti che vi entrano. Già, in condizioni normali, più che discutibile sulla reale efficacia dal punto di vista dell’impatto ambientale – conclude Barbieri – l’obbligo di chiudere le porte dei negozi era, nel momento di grande difficoltà che stiamo attraversando, un provvedimento difficilmente comprensibile”.