Il ministero ha recentemente diffuso una nota riguardante un decreto legge che apporta modifiche significative al codice di procedura penale, precisamente agli articoli 380 e 382 bis.
Questi articoli trattano rispettivamente dell’arresto obbligatorio in caso di flagranza di reato e dell’arresto differito, ossia l’arresto effettuato entro un arco temporale di 48 ore dalla commissione del reato, quando quest’ultimo è inequivocabilmente provato da documentazione video-fotografica.
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha affermato che questa iniziativa rappresenta una risposta concreta per proteggere medici, infermieri e tutti gli operatori sia nel settore sanitario che sociosanitario. In particolare, il decreto prevede l’arresto immediato o differito in caso di flagranza di reato per chiunque aggredisca un operatore sanitario. Questo impegno è stato preso in considerazione della dedizione e competenza con cui questi professionisti lavorano quotidianamente per garantire la salute dei cittadini, rendendo inaccettabile qualsiasi forma di violenza nei loro confronti. In aggiunta, il decreto inasprisce le pene per chiunque danneggi beni all’interno o all’esterno delle strutture sanitarie.
L’obiettivo principale è evitare ulteriori episodi di violenza contro il personale sanitario e la distruzione di reparti di pronto soccorso o altre unità operative. Queste nuove misure si sommano a quelle già approvate l’anno scorso, mirate principalmente alla prevenzione. Tra queste misure, vi è l’incremento delle pene per gli aggressori e la procedibilità d’ufficio per tali reati, indipendentemente dalla denuncia della vittima. Inoltre, sono stati potenziati i presidi di polizia negli ospedali al fine di garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti gli operatori sanitari e sociosanitari.
Il Ministro Schillaci ha concluso sottolineando l’importanza di un ulteriore impegno sul piano culturale per combattere la violenza contro il personale sanitario. Non basta infatti solo adottare misure punitive e preventive: è altresì fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini in collaborazione con le categorie professionali. Questo servirà a rinsaldare il rapporto di fiducia tra pazienti e medici, essenziale per un sistema sanitario efficiente e rispettoso. In definitiva, il decreto legge approvato oggi rappresenta un passo significativo verso la protezione delle persone che ogni giorno si dedicano con professionalità e attenzione alla cura della salute pubblica, ponendo l’accento non solo su misure repressive, ma anche su un cambiamento culturale necessario per prevenire tali episodi di violenza.