Decreti flussi, una situazione paradossale

Forse una parte dell’Italia non sa e deve sapere.
Cosa sono i decreti flussi: in pratica, un’azienda e/o un privato si impegna ad assumere una persona sconosciuta che si trova in un paese dall’altra parte del Mondo perché ne e’ cittadino, assicurandogli  così di avere un nullaosta e poi un visto che gli consenta di entrare ed ottenere in Italia l’agognato permesso di soggiorno per lavoro.
Non dimentichiamoci che questo è l’UNICO modo, oltre alla cosiddetta sanatoria – di cui ebbi già modo di parlare- per ottenere in Italia un Permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Ebbene,  secondo voi, cari lettori, chi assumerebbe una persona senza neanche mai averla vista in faccia?
Non solo per lavorare in campi agricoli ma anche come propria colf, baby- sitter e badante.
Immaginatevi la scena: ad un certo punto bussa alla porta l’immigrato appena sbarcato dall’aereo, che non parla una parola d’italiano e deve accompagnare vostro figlio all’asilo.
Siamo al limite tra il piangere ed il ridere ma è così che dovrebbe funzionare,  nella pratica.
Così è il metodo sviluppato dal  nostro Governo di concedere permessi di soggiorno per lavoro. Può funzionare? No. E non funziona. Una bassissima percentuale infatti (siamo intorno al 2,8%) degli extracomunitari che arrivano col decreto flussi (stiamo parlando di circa 220.000 persone a decreto) una volta giunto in Italia viene poi effettivamente assunto. Il resto dei nuovi arrivati (che hanno peraltro pagato cifre esorbitanti per essere “assunti”) si trovano qui assolutamente clandestini ed irregolari.
Rimangono fantasmi.
Del resto cosa ci si poteva aspettare da un datore di lavoro che non ti ha mai conosciuto e soprattutto non ti vuole conoscere?
E così i migliaia di nuovi arrivati si trovano poi costretti a richiedere asilo politico o altri tipi di protezione internazionale che nulla hanno a che vedere con il motivo per il quale sono venuti.
Chi ha ideato questo sistema legislativo, si rende conto dell’assurdità di questi decreti che non sono altro che un favoreggiamento all’ immigrazione clandestina e della gravità del fenomeno che riguarda tutti noi cittadini ma soprattutto gli sfortunati nuovi arrivati. Solo un Paese come l’Italia poteva creare uno scempio del genere, ma soprattutto, assistervi senza metterne in dubbio l’ovvio fallimentare epilogo.
Cari lettori, non posso che concludere pensando che menti sbagliate fanno leggi sbagliate sulla pelle e la dignità di tutti gli altri….e scuoto la testa.
Avv. Alessandra Angelelli