Roomie, start up italiana specializzata nel co-living ed entrata nel progetto Elite di Borsa Italiana, continua la sua crescita ampliando il portafoglio di immobili con 60 nuove unità abitative a Milano.
Da Viale Monza a Porta Venezia, da Lorenteggio a Dateo, le nuove unità abitative acquisite sono tutte di proprietà privata: un segnale del rafforzamento della fiducia per questo tipo di investimento sempre più chiaro.
“Il rendimento che assicuriamo ai proprietari nel mettere a reddito immobili non utilizzati o scarsamente valorizzati è sempre più convincente” commentano Filippo Ronfa ed Alessandro Urbani, soci fondatori di Roomie. “Persino in queste giornate di panico per Milano, il nostro modello di business non ha avuto scossoni e non abbiamo avuto cancellazioni. A differenza degli affitti a breve, l’affitto a medio e lungo termine crea garanzie certe e offre una grande stabilità su contratti con durata fino ai 18 anni, assicurando una rivalutazione costante dell’immobile. Roomie si occupa direttamente della ristrutturazione per offrire prodotti “su misura” per il mercato: sia dal punto di vista dello studente, sia da quello dell’investitore o proprietario”.
Il mercato dello student housing è in forte espansione: solo il 3,3% della domanda trova un prodotto strutturato e secondo gli operatori immobiliari, il segmento offre possibilità di sviluppo per il futuro perché risponde a strategie di diversificazione degli asset di ricerca di flussi di cassa stabili e a rischio contenuto, soddisfa la domanda crescente di soluzioni abitative di qualità e garantisce rendimenti competitivi rispetto al segmento residenziale tradizionale. (DATI Osservatorio Immobiliare Nomisma Luglio 2019)
I piani dei prossimi mesi prevedono l’espansione ulteriore del portafoglio, concentrandosi in particolare nell’acquisizione di immobili cielo-terra, per assecondare il business plan della start up che punta a raddoppiare entro la fine del 2020 il numero di proprietà gestite.