Il bando avviato lo scorso maggio finalizzato all’adozione delle misure necessarie a garantire la ripresa dell’attività mantenendo in sicurezza lavoratori, fornitori e clienti ha riscontrato un forte gradimento da parte delle piccole e medie imprese lombarde che hanno potuto beneficiare di un sostegno efficace e concreto.
A 50 giorni circa dall’apertura dello sportello sono già state approvate e pubblicate due graduatorie di 354 domande ammesse e finanziate per un totale di contributi di oltre 1,3 milioni di euro.
Sulla base dell’esperienza dei primi due mesi di apertura del bando sono stati adottati nuovi criteri per l’assegnazione del contributo più rispondenti alle esigenze delle imprese. Ecco le novità adottate:
AMPLIATA LA PLATEA – Rientrano nella misura anche le strutture alberghiere, ricettive, le attività d’intrattenimento, artistiche, sale da concerto, attività della distribuzione automatica.
INVESTIMENTO MINIMO – L’investimento minimo per accedere al contributo, passa da 2.000 a 1.300 euro. L’aiuto consiste nella concessione di risorse a fondo perduto fino al 60% delle spese ammesse per le piccole imprese e fino al 70% delle spese per le micro imprese. E’ di 25.000 euro il limite massimo di concessione.
CRITERI ASSEGNAZIONE CONTRIBUTO: Gli interventi devono essere realizzati unicamente presso le sedi operative o le unità locali ubicate in Lombardia. Possono essere oggetto di intervento più unità locali afferenti all’impresa. Le imprese che hanno già presentato la domanda sul bando Safe working possono integrare la richiesta con la presentazione di una ulteriore domanda di contributo per le spese sostenute su altre sedi operative o unità locali nei limiti dei massimali già previsti dal bando.