Saint Gobain Glass Italia ha aperto una procedura di licenziamento collettivo sulla sede di Milano dichiarando un esubero di 37 figure professionali su un totale di 44 lavoratori tra impiegati e quadri. Una procedura che ha gettato rabbia e sconforto tra i dipendenti per numeri che vanno oltre la metà dell’attuale organico impegnato.
Questa procedura arriva a fronte di un progetto internazionale partito dalla casa madre che interesserà l’Italia la Spagna e il Portogallo. Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di ridurre quelli che sono i costi di gestione. La sede italiana è un centro servizi che fornisce tutti i servizi amministrativi e finance alle varie sedi italiane e si interfaccia con la casa madre.
Tutto ha l’obiettivo di esternalizzare il centro servizi ma soprattutto l’attività di finance e di payroll legata ad un provider che ha la sede in Polonia e offre agevolazioni fiscali dando così la possibilità all’azienda francese di mettere in pratica quello che sostanzialmente si definisce un dumping fiscale nonostante gli impegni presi in sede di rinnovo contrattuale da parte delle aziende del settore del vetro.
<<Il prossimo 26 settembre – evidenzia Giandonato di Pierro della UILTEC Lombardia – comincerà la trattativa con il primo incontro in Assolombarda. E da li inizieranno tutta una serie di azioni che intendiamo mettere in campo per salvaguardare il maggior numero di posti di lavoro e garantire ovviamente i livelli occupazionali idonei per la stabilità e l’esistenza della Saint Gobain in Italia. Ovviamente questo non accade a Saint Gobain in Francia. Stato che sappiamo è notoriamente un paese nazionalista e che tende a difendere quelli che sono i territori e i propri interessi nazionali. A quanto pare, invece, negli altri paesi, mette in atto azioni che sono in netta contraddizione con lo spirito europeista di vivere in comunità applicando le stesse regole>>