Arrivano le “bacchettate”della Corte dei Conti alla Regione Lombardia.
L’organismo contabile; bassa capacità di spesa per le case Aler, per la sicurezza sul lavoro, sanità ospedali di comunità e sull’utilizzo dei fondi del PNRR.
Temi su cui da anni la UIL Lombardia incalza. Proprio a partire dalla sicurezza come sottolineato dal Segretario Generale Enrico Vizza. <<Sono anni che incalziamo la Regione, gli enti locali, forti dalla campagna UIL ZEROMORTISULLAVORO sul tema della sicurezza facendo proposte sensate oltre a denunciare una serie di situazioni. Bisogna fare maggiori investimenti sulle ispezioni, bisogna assumere più persone nelle ATS, bisogna intervenire su una formazione di anticipo sostenuta da Regione Lombardia nei luoghi di lavoro quelli ritenuti più pericolosi, bisogna valorizzare la formazione on the job. Vogliamo che si aumentino le sanzioni nei confronti delle aziende non regolari e che si annullano i contributi e finanziamenti pubblici a tutte le aziende non regolai . Tutte cose che abbiamo a più riprese chiesto anche nel recente incontro con Assessore Bertolaso e che ora vediamo vengono evidenziate dalla Corte che sottolinea l’aumento dei morti sul lavoro. Mi viene da dire che allora la UIL probabilmente non ha mai avuto torto, anzi ha ragione da vendere sulla tutela delle persone. Oggi noi rilanciamo ulteriormente ribadendo quanto sopra e chiedendo a gran voce l’istituzione dell’omicidio sul lavoro e di aumentare tutte le di iniziative che noi abbiamo già proposto.”
Non vorrei ricordarlo, ma è bene farlo, che la Lombardia a livello di denunce di infortunio registra a maggio (fonte Inail) il dato di 47.589 (che segna un -24% rispetto allo stesso periodo del 2022). Il dato gravissimo sono quelle con esito mortale che sono ben 72 (+16%), oltre a 1.706 le denunce di malattia professionale (+23,44)>>.
Ma il numero uno UIL Lombardia rilancia anche sul tema della casa. <<Abbiamo promosso una campagna per il diritto alla casa. E parlo di diritto tout court. Non di un optional. Come abbiamo più vote ricordato anche al comune di Milano in Lombardia che ci sono un numero impressionante di case sfitte di proprietà pubblica che devono essere riqualificate
e date in locazione. Come per MM anche ALER deve fare la sua parte. Noi chiediamo un piano straordinario di edilizia sociale e popolare, per dare casa a una grande fascia di popolazione. Troppo ricca per essere considerata indigente e ancora troppo povera per permettersi l’housing sociale. Un piano regionale sostenuto dai Sindaci Lombardi con
l’intervento al Governo Nazionale>>
Infine sul PNRR, Sanità e Ospedali di Comunità. << Abbiamo già presentato nostre proposte durante l’audizione alle Commissioni Regionali; “una sanità per tutti e non solo per chi può permettersi di pagarla”. Lavoro, sicurezza, legalità, casa, sanità, pnrr, le priorità per una regione che vuole l’ Autonomia Differenziata, ma non ha le “carte in regola” . Ci
auguriamo davvero che si possano concretizzare i progetti e gli investimenti previsti per gli obiettivi del piano di ripresa e resilienza. Al contrario si rischierà ancora una volta non solo di arrivare lunghi ma di lavorare in emergenza. E lo voglio ricordare senza mezzi termini che operare in emergenza darà la possibilità alla criminalità di infiltrarsi nel circuito della legalità specialmente per quanto concerne gli appalti nei comuni. Proprio li va la nostra preoccupazione come già manifestato ai tavoli prefettizzi. Molti enti non hanno assolutamente recepito il protocollo del 15 dicembre 2022 sottoscritto con Regione Lombardia. Alcuni comuni hanno programmato incontri con le nostre strutture
territoriali, ma il più delle volte non vi è alcun riferimento al protocollo del 15 di dicembre 2022. Abbiamo chiesto al presidente Gallera di farsi portatore delle nostre istanze e di stimolare Anci, tra l’altro sottoscrittrice, affinché quel protocollo sia recepito in tutti i comuni, visto che questo testo è per noi il “testo unico dei protocolli sulla sicurezza e
legalità>>.
In buona sostanza la UIL nel massimo rispetto delle istituzioni e dei magistrati della Corte senza alcuna strumentalizzazione o demagogia, sollecita Regione Lombardia ad un “cambio di passo”. Vizza conclude rilanciando.
<<Noi siamo sempre disponibili a proseguire nel confronto con le nostre proposte perché si faccia fronte a questi temi. E chiediamo che dai tavoli e protocolli, si passi all’ “azione”>>.