“E luce fu!”. La ripresa post-pandemica premia le aziende del design che registrano importanti crescite nei ricavi, guidate da una sempre maggiore attenzione dei consumatori quando si parla di interni e illuminazione. Solo nel 2021 infatti, secondo i dati elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo, il macrosistema di riferimento ha registrato un aumento complessivo di fatturato del 23,7% sul 2020 e del 12,8% sul 2019. Un trend positivo che trova conferma nel successo a livello italiano e internazionale di KDLN (kdln.it), top brand d’illuminazione decorativa nato a Milano nel 1996, che ha messo a segno un’importante accelerazione nella crescita del proprio fatturato nel 2021 con una crescita del 31% rispetto al 2020, e del 14% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Un trend che ha coinvolto anche il mercato estero, come dimostra il +43% del 2021 rispetto all’anno precedente nell’ambito del business in oltre 70 paesi del mondo, oltre al +29% rispetto al 2019, con particolare riferimento alle performance in Nord America, Asia e Medio Oriente. Cifre che evidenziano la spiccata vocazione di KDLN per l’export, che ad oggi rappresenta il 75% del volume d’affari totale. Stefano Bordone, presidente KDLN, commenta i dati: “Siamo estremamente felici di aver ottenuto questo risultato dopo la sfida del 2020. È un traguardo che abbiamo raggiunto con un lavoro sinergico che ha visto coinvolti importanti designer provenienti da tutto il mondo e giovani talenti”. Uno sviluppo reso possibile da una pianificazione strategica lungimirante guidata dalla creatività e dal pluridecennale know-how dello stesso Stefano Bordone e dalla professionalità del suo team, basata su un lavoro di progettazione e anticipazione sugli acquisti durante alcuni periodi dell’anno, che ha permesso di non impattare sulla media dei tempi di consegna e di contenere al minimo gli aumenti di produzione, nonostante le difficoltà sull’approvvigionamento e la scarsità di materie prime e impiantistica. Ma qual è l’ingrediente segreto dietro questo successo? Secondo il presidente Bordone non vi è alcun mistero, se non una certezza: “Il pubblico riconosce nei nostri prodotti un profondo amore: ogni dettaglio cela un minuzioso lavoro di ricerca e studio protesi all’innovazione delle tecnologie adoperate, all’avanguardia dei materiali utilizzati e alla poetica della forma, non dimenticando mai quello che considero un assioma della progettazione dell’illuminazione decorativa. Ogni prodotto deve essere funzionale, mentre racconta al cliente che se ne innamorerà, giorno dopo giorno, una storia di design unica, dall’identità ben precisa”. Una storia fortemente italiana quella di KDLN, ma che ha da sempre una connotazione cosmopolita che valorizza con un’attività di scouting sempre protesa verso i nuovi talenti le competenze di designer provenienti da tutto il mondo, ognuno con le proprie specificità, come ad esempio Marc Sadler, Noé Duchaufour Lawrance, Cristina Celestino e Karim Rashid. Il presente di KDLN è certamente internazionale, ma il cuore batte in Italia, a Milano: il primo spazio completamente dedicato al brand a livello mondiale, infatti, aprirà a giugno 2022 in viale Elvezia 6 ed accoglierà clienti e stakeholder su appuntamento, in uno store monomarca che declinerà il linguaggio della luce in quanto strumento materico di definizione degli spazi in senso creativo e funzionale. Qui sarà possibile osservare dal vivo anche i nuovi prodotti che KDLN lancerà quest’anno: la lampada da terra “Poise”, quelle a sospensione “Dala” e “Flow” e i modelli ceiling “Poise celing” e “Mithos”. Conclude Stefano Bordone, presidente KDLN: “Le Corbusier diceva sempre che «Negli interni ciò che è meraviglioso è l’atmosfera che la luce conferisce allo spazio». Noi di KDLN vogliamo fare proprio questo: portare negli spazi di tutti meraviglia e stupore, sapientemente combinati alla praticità e alla fruibilità dei nostri prodotti”.
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