Legami prosegue il suo 2023 con l’inaugurazione di una nuova Boutique a Piazza Portello, l’elegante e apprezzato urban mall alle porte del centro storico di Milano. Si tratta di una scelta naturale per il piano di espansione del brand, che aveva iniziato l’anno con l’apertura della Boutique di Viareggio.
La nuova Boutique aprirà le porte il 25 marzo, portando a 31 il numero di Boutique Legami diffuse in Europa. Circa 70 mq che porteranno 5 nuove assunzioni sul territorio.
“Da sempre la mission di Legami è offrire prodotti sempre nuovi e originali, capaci di stimolare emozioni e sentimenti positivi nelle persone che li acquistano o in chi li riceve in regalo – commenta Alberto Fassi, vulcanico fondatore e CEO di Legami.
“Per questo vogliamo che le nostre Boutique siano un luogo di aggregazione, dove chiunque entri possa vivere un’esperienza unica, soddisfacente e sorprendente, e uscire ogni volta col sorriso”.
Prosegue Fassi: “I nostri prodotti parlano di esplosione delle diversità perché siamo aperti a tutti, ci rivolgiamo al manager sempre di corsa, all’impiegata che adora i gatti e le serie tv, al quindicenne che sta cercando di trovare il suo posto, alla dolce ottantenne che cerca tenerezza in ogni cosa. Vogliamo che ognuno possa esprimere liberamente sé stesso, la sua unicità e quello che prova, in qualunque momento o fase stia attraversando”.
Nata a Bergamo nel 2003, Legami vende circa 4000 articoli – agende, calendari, cartoleria, accessori per la casa, giochi vintage, articoli beauty e per il viaggio e molto altro – suddivisi in 15 categorie merceologiche chiamate “Mondi”.
Si tratta di una realtà completamente italiana, dove tutti i prodotti vengono progettati proprio nella sede centrale, dalla quale dipende anche la gestione diretta delle Boutique diffuse su tutto il territorio nazionale.
Il 2023 è un anno speciale per Legami, che festeggia i suoi primi 20 anni e ha deciso di celebrare l’occasione con una serie di iniziative che sottolineano il suo impegno verso l’ambiente e il suo ruolo sociale.
Il brand da sempre pone molta attenzione alla sostenibilità ambientale: la sede bergamasca, grazie a un impianto fotovoltaico, è quasi totalmente indipendente dal punto di vista energetico, e la piccola parte di energia acquistata proviene da fonti rinnovabili.
Inoltre, è un’azienda a impatto zero, che ogni anno riduce e compensa le proprie emissioni di CO2 grazie a progetti internazionali accreditati. I macro-progetti scelti per l’ultima attività di compensazione svolta sono tre: due riguardano la produzione di energie rinnovabili in India – in particolare uno è dedicato all’energia solare e uno all’energia eolica – mentre il focus del terzo è la conservazione forestale in Perù.
Nel 2023 Legami ha ottenuto la label Climate Plus, che attesta il superamento dell’obiettivo di Carbon Neutrality: l’azienda si è impegnata dunque a ridurre e compensare più CO2 di quanta ne ha emessa o prodotta, sommando agli investimenti in progetti di riduzione e compensazione delle emissioni anche una campagna di forestazione a sostegno diretto del territorio dove ha sede.
Per quanto riguarda l’impegno nella sostenibilità sociale, Alberto Fassi dichiara: “abbiamo messo a punto un sistema di mappatura della supply chain, per selezionare e sostenere in tutto il mondo fornitori qualificati che garantiscano la tutela dei diritti e degli standard lavorativi a tutti i soggetti coinvolti nel processo produttivo”.
L’azienda sta vivendo una crescita esponenziale: nei cinque anni prima del Covid ha tenuto una media annua del +30%, e nel 2021 la crescita ha superato il 60%. Legami ha chiuso il bilancio 2022 con un fatturato di 65 mln, con più di 10 milioni di prodotti distribuiti per oltre il 60% all’estero, in 31 boutique monomarca, più di 400 corner e centinaia di punti vendita in 70 Paesi nel mondo.
Dietro questo successo c’è Alberto Fassi, fondatore e mente creativa dell’azienda. “Se penso a come è cominciata questa avventura, nel garage di casa, con i soldi della mia liquidazione, e a dove siamo arrivati oggi, non posso che dirmi soddisfatto. Ma so che questo per me è solo l’inizio, voglio portare Legami ovunque e ho già in mente moltissimi nuovi progetti da sviluppare. Perché prima di tutto, “We are dreamers”.
Dopo una laurea alla Bocconi e un corso di perfezionamento alla prestigiosa scuola parigina ESSEC, Alberto Fassi inizia il suo percorso lavorativo come consulente finanziario della società internazionale di revisione Kpmg. 20 anni fa decide di lasciare il proprio lavoro e tornare di nuovo all’università. “Kpmg è stata per me una grande scuola e sono loro molto riconoscente – spiega Fassi – però sentivo che quella non era la mia strada. Quindi ho deciso di rimettermi in gioco in un campo più vicino alle mie aspirazioni. Mi sono iscritto a un master universitario in creatività alla Cattolica e, siccome non mi sono mai piaciuti gli zaini, ho rispolverato la mia vecchia cinghia per i libri che è diventato il primo prodotto Legami, dal sapore vintage”.
“Si pronuncia Legàmi, – commenta Fassi – anche se all’inizio il nome era volutamente ambivalente: poteva essere interpretato sia come una sorta di invito, lègami, riferito proprio allo stringere il libro, oppure legàmi, inteso come la capacità di creare relazioni fra le persone e con gli oggetti di uso quotidiano che ci circondano”.
Legami è da sempre una realtà giovane e dinamica, dove a gestire la crescita esponenziale sono i manager, che si occupano di immaginare il futuro dell’azienda definendo insieme le strategie di medio-lungo termine.