Poste Italiane, politiche per la parità di genere nel giorno della Festa del Papà

Anche quest’anno Poste Italiane festeggia la festa del papà, promuovendo, in provincia di Milano, una serie di iniziative a sostegno della parità di genere dei propri dipendenti e della genitorialità.

Con l’obiettivo di migliorare costantemente la vita professionale dei propri dipendenti l’Azienda ha pensato per le neo-mamme e per i neo-papà, un percorso dedicato “Lifeed” che ha come obiettivo anche quello di valorizzare le competenze e le qualità acquisite durante l’esperienza genitoriale.

Le testimonianze di Gianfranco Serenità e Cristian Vergalito, papà e dipendenti in Poste Italiane, sono un perfetto esempio dell’attenzione dell’azienda verso il proprio personale.

Gianfranco ha 42 anni, originario di Palermo, ha iniziato a lavorare in Poste Italiane nel 2010 come operatore di sportello presso un ufficio postale della provincia di Milano. Oggi è operativo a Basiglio, ufficio monoturno che gli permette di avere il pomeriggio libero per gestire i figli Costanza di 9 anni e Manfredi di 7. “Poste mi ha dato la possibilità di spostarmi in un ufficio più vicino a casa ma soprattutto di usufruire di un part time verticale che mi permette di passare i mesi estivi con i miei figli e prendermi cura di loro. Mia moglie è una biologa e lavora in ospedale e non ha degli orari fissi, per questo cerco di essere più presente io nella quotidianità organizzando le attività extra scolastiche dei nostri figli. Non abbiamo nonni o altri parenti vicini quindi cerchiamo di pianificare le giornate al meglio; come tutti i genitori abbiamo dovuto creare un’organizzazione “perfetta” districandoci tra i vari impegni familiari”

 

Cristian 46 anni, ha iniziato a lavorare in Poste Italiane nel 1999 come portalettere per poi crescere professionalmente diventando caposquadra e successivamente operatore di sportello in ufficio postale.  “Sara ha 10 anni e Alessio 4 anni e con mia moglie abbiamo cercato di organizzarci al meglio per poter gestire tutti gli impegni. I nonni materni lavorano e il nonno paterno vive in Molise quindi la mattina mia moglie accompagna i bambini a scuola e il pomeriggio, grazie agli orari dell’ufficio postale in cui lavoro, gestisco il rientro a casa e le attività pomeridiane, dallo sport al catechismo. Mia moglie è portalettere e ci siamo conosciuti sul luogo di lavoro, è stato amore a prima vista. Per poter gestire i nostri bimbi io ho avuto la possibilità di spostarmi in un ufficio monoturno, che mi permette di avere il pomeriggio libero, mentre mia moglie ha un part time verticale e nei 6 mesi estivi riesce a seguire i bambini essendo a casa. Poste ci ha dato la possibilità di organizzarci per dedicarci al ruolo a cui teniamo particolarmente: l’essere genitori di due bambini. In casa io e mia moglie collaboriamo molto; ci occupiamo assieme di lavare, stirare e cucinare e io mi occupo di fare la spesa; siamo una squadra organizzata e collaudata.”

Poste Italiane continua ad essere impegnata nella promozione di attività che puntano al miglioramento del benessere dei suoi dipendenti in ogni fase della loro vita implementando anno dopo anno il sistema di welfare aziendale. La grande attenzione riservata ai dipendenti è stata confermata anche dalla certificazione “Top Employers”, ottenuta per il quinto anno consecutivo, dedicata alle aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding, dalla formazione al welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. Un insieme di pratiche organizzative e di sviluppo del potenziale umano e professionale che facilita la creazione di un ambiente di lavoro e di relazione in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento, contribuendo così al successo dell’intero Gruppo.