Un imprenditore nel ramo alimentare di Milano, ora pensionato, ha visto ridursi un debito da €640mila a €200mila (-68,8%), da corrispondersi in sei anni; un medico di Como con un debito di €956mila dovrà pagarne “solo” €417mila in sei anni (-56,4%); un ex tipografo di Busto Arsizio, con un debito di €400mila, dovrà restituirne solo €11.520 (-97,1%), con un rimborso di €240 al mese per quattro anni. Tutte queste persone, assistite dallo Studio legale Lacalandra, pur avendo alle spalle storie diverse, hanno in comune situazioni economiche difficili e debiti principalmente nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Oggi però, grazie alla legge 3/2012 sul Sovraindebitamento, hanno ritrovato una certa serenità avendo concordato un piano di rientro che tiene conto delle loro reali possibilità economiche.
“L’obiettivo della legge – commenta l’Avvocato Pasquale Lacalandra – è quello di dare l’opportunità ai debitori che si trovano in situazioni critiche di riacquistare un ruolo attivo nell’economia e nella società, senza restare schiacciati dal carico dell’indebitamento preesistente. È importante però valutare attentamente le condizioni per poter accedere alla procedura dato che il Tribunale competente dovrà esaminare sia la fattibilità del piano sia la meritevolezza del debitore.”
La Legge 3/2012 relativa alla “Composizione della crisi da sovraindebitamento” oggi più che mai rappresenta un eccezionale rimedio per risolvere i problemi con il fisco, soprattutto da quando, dopo le sospensioni delle attività di riscossione durante il periodo Covid, i debitori sono costretti a pagare tutto in unica soluzione se non vogliono perdere i benefici di Rottamazione e Saldo e Stralcio.
“È evidente che la stragrande maggioranza dei debitori verso il fisco non ce la farà a onorare i pagamenti, visto che durante i lockdown molti artigiani e commercianti non hanno lavorato per nulla o poco –aggiunge Lacalandra– Lo strumento della legge detta “Salva suicidi” è un’ancora di salvezza per chi non ha altre vie di uscita dall’attuale momento di difficoltà economica, soprattutto da quando è stata integrata la possibilità anche per il debitore incapiente (senza attivo disponibile) di poter azzerare la propria posizione debitoria.”
Per i debiti fiscali esiste anche lo strumento del cram down ossia la possibilità che il Giudice possa omologare l’accordo di composizione della crisi anche in mancanza di adesione da parte dell’amministrazione finanziaria.
SCHEDA SOVRAINDEBITAMENTO
- Legge n.3 del 27 gennaio 2012
- Cos’è il sovraindebitamento: è la situazione di squilibrio economico tra i pagamenti da effettuare e il patrimonio del debitore.
- Chi può attivare la procedura: le procedure riguardano i debitori non soggetti al fallimento (piccoli imprenditori, professionisti, privati in genere, ecc.). Il procedimento per la composizione delle crisi da sovraindebitamento permette di rivolgersi al tribunale con una proposta che, se accolta, diventerà vincolante per i creditori, anche se non si prevede il pagamento integrale di tutti i debiti.
- Tribunale competente: tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza o la sede.