Partecipatissimo incontro stamane a Milano sull’artigianato come risorsa per lo sviluppo del Paese. A confrontarsi, coordinati dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana; il sindaco di Milano, Giuseppe Sala; l’assessore alle Attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani; il presidente della Camera di Commercio, Carlo Sangalli. Apprezzati gli interventi di Giulio Sapelli, docente di Storia economica alla Statale di Milano, di Sergio Campodall’Orto, professore di Imprenditoria e design al Politecnico, e di Pierangelo Albini, direttore area Lavoro e welfare di Confindustria. Le relazioni del presidente dell’Unione Artigiani, Stefano Fugazza, e del segretario generale, Marco Accornero.
“L’artigianato è una risorsa per lo sviluppo del Paese non solo sotto il profilo economico, ma anche in ambito sociale e culturale. Ogni nazione, se intende rimanere forte, non può non prescindere da una solida base manifatturiera artigiana“.
La provocazione lanciata stamane dall’Unione Artigiani di Milano e Monza-Brianza, principale associazione di categoria territoriale che rappresenta più di 16mila imprese, nel corso di un partecipatissimo convegno “Artigianato. Una risorsa per lo sviluppo del Paese” al Centro Congressi Stelline di Milano, è stata raccolta e sviluppata da una platea di relatori di altissimo profilo. Ne è nato un vivace dibattito, istituzionale, politico ed accademico, sull’importanza strategica dell’artigianato per l’innovazione e l’evoluzione futura del sistema-Italia.
“Nuovi processi, strumenti digitali anziché analogici e materiali finora inediti – ha spiegato il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero -, stanno portando l’artigianato contemporaneo a valicare i propri limiti e approdare in ambiti innovativi, multidisciplinari, sempre più in stretta connessione con scienza e tecnologia. L’artigiano è una figura in continua trasformazione, che si reinventa grazie al virtuoso connubio tra tradizione e innovazione.”
“Il cambiamento è insito nella natura dell’imprenditore artigiano – gli ha fatto eco il Presidente dell’Unione Artigiani, Stefano Fugazza – ed è un elemento distintivo da valorizzare. Un tempo essere artigiano significava produrre con qualità in piccola serie, mentre oggi la sfida è quella di concepire arti e mestieri anche attraverso l’innovazione tecnologica e digitale.”
Particolarmente apprezzato il passaggio del presidente della Camera di Commercio, Carlo Sangalli. “Lartigianato – ha spiegato – vive un nuovo Rinascimento grazie alle opportunità offerte dal digitale e dall’innovazione tecnologica. Le imprese artigiane nei settori innovativi crescono infatti del 3 per cento in sei anni. Formazione e innovazione sono i due assi cartesiani su cui tracciamo la linea della competitività, attraverso progetti come i precorsi di alternanza scuola-lavoro e Pid-punto impresa digitale sulle oppoertunità di Impresa 4.0. Ci siamo impegnati per lo snellimento burocratico, un esempio è il Cassetto digitale dell’imprenditore che permette al titolare di impresa di accedere ai propri documenti dal telefono con un semplice click.”
L’assessore alle Attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani, ha sottolienato l’impegno della Giunta nel sostenere le micro, piccole e medie imprese artigiane. “Abbiamo dato vita a un gruppo di lavoro coordinato dal professor Stefano Micelli dell’Università di Venezia che, insieme con le associazioni di categoria, cercherà di implementare con interventi locali il piano Industria 4.0 a sostegno degli investimenti nelle aziende, con un occhio di riguardo rivolto alle pmi del territorio, autentiche eccellenze da dostenere e salvaguardare.”
“Esorto gli amici dell’Unione Artigiani – ha chiosato in seguito nella sua lectio magistralis il professor Giulio Sapelli – ad impegnarsi con forza in direzione di una rivoluzione culturale che debelli l’assurdità di distinguere le attività intellettuali da quelle manuali, che invece proprio nell’artigianato si sposano e convivono in un connubio di straordinario successo ed efficacia. Occorre battersi per migliorare la qualità degli istituti tecnici, che devono diventare attrattivi per i giovani, oltre che per de-legiferare un Paese come il nostro imbrigliato da mille regole fini a se stesse che ostacolano la libera intrapresa.”
“Piccoli destinati a diventare grandi, gli artigiani di oggi – secondo il professor Sergio Campodall’Orto del Politecnico di Milano -. Gli imprenditori devono però applicarsi nel compiere percorsi virtuosi dove la loro competenza e capacità viene indirizzata e ottimizzata verso i mercati globali.”
“Regione Lombardia – ha commentato il presidente Attilio Fontana – è già ampiamente intervenuta in tema di semplificazione, andando a limare il groviglio normativo che ostacola la vita dell’impresa. Abbiamo avviato politiche di ricerca e innovazione, i cui risultati saranno messi a disposizione degli artigiani favorendo la loro crescita competitiva.”
In chiusura, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha plaudito al successo di un convegno improntato all’esaltazione della qualità artigiana. “Occorre lavorare affinchè fra artigianato, istituzioni e politica ci sia una comune azione verso obiettivi condivisi a tutto vantaggio delll’artigianato. Lo dico da figlio di imprenditore artigiano, che ben conosce le quotidiane problematiche di questo mondo produttivo e da politico è chiamato ad interpretarne bisogni e trovare soluzioni. I lavori di questa mattina hanno dato una luce importante all’artigianato e intelligentemente messo a confronto idee politiche e accademiche importanti e preziose.”