“Con il calo di 412.384 corse dei mezzi ATM registrato in un anno a Milano, il Comune scarica sui tassisti la propria responsabilità sul trasporto pubblico cittadino. Già nelle ore notturne, come durante gli scioperi, nel maltempo o dopo i grandi eventi o quando treni e aerei ritardano, le auto bianche restano l’unica e l’ultima possibilità in grado di portare a casa la gente, a costo zero per il pubblico. Eppure la realtà è che anche noi ci troviamo con più bastoni tra le ruote e senza interventi decisi sul traffico e la viabilità, risulterà inutile anche l’aumento delle licenze”.
Pietro Gagliardi, il coordinatore dei tassisti di Unione Artigiani, commenta così i dati ufficiali dell’Agenzia di Bacino. estrapolati dal consigliere comunale Enrico Fedreghini.
“Ognuno – aggiunge Gagliardi – si deve assumere le proprie responsabilità. Il Comune deve consentire a tutti i mezzi di trasporto pubblico – taxi compresi – di potersi muovere agevolmente nelle strade della città con un’adeguata programmazione delle opere stradali e viabilistiche. Certo, la città sta conoscendo una trasformazione inarrestabile utile per tutto il sistema Milano ma oggi siamo imbottigliati tra i cantieri, piste ciclabili, restringimenti di carreggiata con un numero di veicoli in strada smisurato. Sono state ridotte le aree sosta Taxi che prima erano distribuite in diversi punti cruciali della città. Le corsie riservate sono diventate una rarità. In pochi anni la nostra velocità commerciale è scesa a 8 Km/h. La stessa indagine del Comune di Milano che rileva un 20% della chiamate inevase omette di aggiungere che nelle stesse ore il 40% dei taxi in circolazione è bloccato nel traffico. Vogliamo parlare anche degli abusivi, del peggioramento dei trasporti di linea tra tagli e scioperi? Come facciamo ad operare in questo modo?”
Le code in stazione e negli aeroporti in attesa di un taxi? A volte accadono quando si concentrano dei ritardi ma queste code, specie negli orari serali o festivi, si smaltiscono velocemente perché i taxi possono circolare senza traffico.
Sulla difficoltà di reperimento degli autisti dei mezzi pubblici lamentate da ATM pesano – conclude Unione Artigiani – il fattore sicurezza e i bassi stipendi. “Le soluzioni possibili sono evidenti e non è certamente responsabilità del settore Taxi”.